CARPINONI, Domenico
Figlio di Nicolò, nacque a Clusone in Valle Seriana (Bergamo) nel 1566. Secondo il Tassi venne mandato ancor giovinetto a Venezia, dove frequentò la bottega di Palma il Giovane. Il soggiorno veneziano dovette avvenire entro l'ottavo decennio del secolo; esplicito è il riferimento del Tassi all'interesse del C. per le opere di Iacopo Bassano, largamente provato anche dalle opere pervenuteci. Non è noto l'anno del rientro in patria del pittore; egli vi risulta attivo sicuramente nel 1602, quando viene pagato per affreschi e altri minori lavori nella Scuola del Rosario di Clusone. I rapporti con questa confraternita si rinnovano nel 1612 e nel 1622 per l'esecuzione di figure di Angeli, e nel 1623 per un terreno preso in affitto a Zogno. Il C. apparteneva ad un'altra confraternita clusonese, la Scuola del Suffragio dei Morti, nei cui documenti è ricordato due volte nel 1643. Come dimostra anche il raggio di diffusione delle opere riconosciutegli per testimonianze storiche (poche sono firmate) o per attribuzione, il C. non dovette più abbandonare la sua valle, dove morì, sempre a Clusone, l'11 maggio 1658.
Partito da un ambiente provinciale, dove si estendevano però vigorosamente le propaggini della grande pittura veneta del Rinascimento, e dove fermentava l'apporto originale dei maestri bresciani e bergamaschi (dal Moretto al Romanino, al Moroni), il C. mostra di conservarne talora il ricordo in spunti di vivace tessuto cromatico. Tuttavia il discepolato presso il Palma appare decisivo per una scelta sempre più orientata al recupero "manieristico" del chiaroscuro, all'artificio lineare dei panneggi, talvolta con accenti di contrastata cromia. In tal senso si spiegano i limiti del contatto con il Bassano, le cui luci vibranti vengono spente in una pennellata filamentosa e monocorde, sia pure qua e là ravvivata in compiaciute amplificazioni dei panneggi; assume così particolare interesse la predilezione per alcuni temi di Federico Barocci (Deposizione e Annunciazione).Incertezze e scompensi sono altrove spiegabili con la routine della bottega artigianale dedita a fornire di opere devozionali le chiese di una valle periferica.
Intuito da A. Venturi in una breve pagina della sua Storia dell'arte (IX, 7, Milano 1934, pp. 377 s.) dove il pittore è peraltro a malapena identificato ("anonimo maestro di Clusone"), il ruolo del C. va precisandosi, dopo ulteriori svariati apporti attributivi, come quello di un valido rappresentante della pittura bergamasca, nel momento della crisi della grande tradizione cromatica veneta. Si dà qui un elenco dei suoi dipinti conservati: Bergamo, duomo: S.Grata e I ss. Domno, Domneone ed Eusebia;Bianzano, parrocchiale: S.Rocco;Casnigo, parrocch.: L'Immacolata Concezione;Castione della Presolana, parrocchiale: La Vergine del Rosario e Vergine e santi (firmato); Castione della Presolana, frazione Onore, parrocchiale: Vergine col Bambino e santi;Cerete Basso, parrocchiale: Madonna col Bambino e Madonna del Rosario (con i quindici Misteri);Chiuduno, parrocchiale: Vergine del Rosario;Cividate Camuno, chiesa dell'Ospedale: Adorazione dei Magi;Clusone, chiesa di S. Lucio: SS. Lucio e Lucia;chiesa del Paradiso: S.Maria Maddalena (firmato) e Nascita della Vergine;parrocchiale: Deposizione (dal Barocci), Madonna col Bambino e santi, La Pentecoste, La Trinità, la Decollazione del Battista;Comenduno, parrocchiale: Madonna col Bambino;Endine, parrocchiale: Vergine col Bambino e santi;Gaiano, parrocchiale: Vergine in trono con i ss. Remigio e Alessandro;Gandino, parrocchiale: Madonna col Bambino e santi;Gandellino, parrocchiale: Madonna e i ss. Rocco e Sebastiano;Lovere, parrocchiale: Adorazione dei Magi;Monasterolo, parrocchiale: Trasfigurazione di Nostro Signore;Ogna, parrocchiale: S. Francesco nello speco e Sacra Famiglia;Solto Collina, parrocchiale: Annunciata;Sovere: chiesa di S. Gregorio: Madonna col Bambino e santi;Valbondione, parrocchiale: Madonna del Rosario;Villa d'Ogna, frazione Priario, parrocchiale: Vergine del Suffragio;Villa d'Ogna, parrocchiale: Vergine del Suffragio, Madonna col Bambino, Madonna col Bambino e i ss. Sebastiano e Alessandro;Vilmaggiore, parrocchiale: Annunciazione;Vilminore, parrocchiale: Quindici misteri del Rosario.
Ai dipinti qui menzionati, va da ultimo aggiunta, come opera attribuibile con certezza al C., la pala con Madonna, il Bambino e tre santi, recentemente restaurata, della parrocchiale di Breno. Ancora da precisare la presenza del C. tra i numerosi disegni inclusi generalmente nell'orbita più o meno diretta di Palma il Giovane; sinora si è fatta in proposito solo una valida ipotesi attributiva (Tietze-Tietze Conrat: disegno per la Decollazione del Battista di Clusone, ora all'Albertina di Vienna).
Marziale, figlio di Giannantonio di Domenico, fu anche lui pittore. Nacque a Clusone nell'anno 1644, e morì a Bergamo nel 1722. Dopo il primo alunnato in famiglia, fu allievo di Ciro Ferri a Roma. Lavorò nel Bergamasco e nel Bresciano. Sono noti suoi dipinti nella parrocchiale di Clusone (Madonna col Bambino e santi)e nel duomo di Bergamo (Battesimo di Cristo e tre santi).
Fonti e Bibl.: Clusone, Arch. parrocch., Registro della Scuola del Rosario, 1602, ff. 22 ss.; Registro della Scuola del Suffragio dei Morti, 1643, docc. del 22 marzo e del 16 settembre; Venezia, Fondaz. Cini, Schede Fiocco (voce Carpinoni: fotografia di una Resurrezione di Lazzaro, attr., ubicazione ignota); F. Bartoli, Le pitture, sculture e architetture di chiese e luoghi pubblici di Bergamo, Venezia 1774, p. 25; F. Paglia, Il Giardino della pittura [1663-1713], a cura di C. Boselli, Brescia 1967, adIndicem;F. M. Tassi, Vite de' pittori,scultori e architetti bergamaschi [1793], a cura di F. Mazzini, I-II, Milano 1969-70, ad Indicem (anche per Marziale); G. Maironi da Ponte, Dizionario odeporico,… della provincia di Bergamo, Bergamo 1820, II, pp. 32, 41, 107, 119, 197; G. B. Bottari, Lettere sulla pittura…, V, Milano 1822, pp. 263, 360 (per Marziale); A. Locatelli Milesi, Bergamaschi illustri, Bergamo 1869, p. 79; E. Fornoni, Gandino e la sua basilica, Bergamo 1914, p. 14; L. Fogaccia, Clusone nei nomi delle sue vie, Clusone 1915, pp. 23, 87, 136, 305, 428; Inventario degli oggetti d'arte in Italia, I, A. Pinetti, La provincia di Bergamo, Roma 1931, ad Indicem (anche per Marziale); H. Tietze-E. Tietze Conrat, The drawings of Venetian painters, New York 1944, p. 357 n. A 2188 (vedi anche in La Critica d'arte, II [1937], p. 88); F. Mazzini, Mostra del restauro (catal.), Breno 1966, n. 12 (indicato come pittore del XVI-XVII sec.); U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 50.