CARBONE, Domenico
Patriota e scrittore, nato a Carbonara Scrivia (Tortona) il 16 luglio 1823, morto a Firenze il 20 marzo 1883. Si laureò in medicina a Torino nel 1847. Fra le dimostrazioni allora assai frequenti a Torino per le riforme liberali che si attendevano, egli compose una poesia, Il re Tentenna, che ebbe, in pochi giorni, grandissima diffusione. Re Tentenna era Carlo Alberto; l'agile strofe del C. illustrava con vis comica le vicende della politica piemontese, oscillante ancora fra l'elemento liberale e il reazionario. Carlo Alberto ne fu esacerbato, e il C. dovette fuggire prima a Firenze, poi a Roma, tornando a Torino solo dopo la concessione delle attese riforme. Ma non appena dichiarata la guerra, s'arruolò come volontario nella compagnia degli studenti. Dopo Novara scrisse il canto La carabina del bersagliere, che era un grido di riscossa. Nel 1859 fu nominato provveditore agli studi a Cuneo, e in questa qualità passò a Brescia, a Parma, a Bologna e a Roma (1870). Delle poesie politiche del C. posteriori al 1848, la più nota è il Libro del profeta Pippo, Ditirambo "sfogo di dolore contro il Mazzini e i mazziniani", da lui scritta dopo il moto milanese del 1853. Una raccolta di Poesie del C., fu edita dal figlio (Firenze 1885).
Bibl.: G. O., D. C., Firenze 1883; Carteggio di D. C. dal 1845 al 1850 pubbl. per cura d. figlia Bice e d. nipote Domenico, Milano 1922.