BRANDO (Brandi), Domenico (Micco)
Figlio del prospettico e ornatista Gaetano e di Angiola Donadio, nacque a Napoli e fu battezzato il 12 ag. 1684 con i nomi di Martino Domenico Raimondo. La dettagliata biografia che ne traccia il De Dominici è in realtà assai poco attendibile (cfr. Prota-Giurleo). Il B. cominciò a lavorare a Napoli con lo zio Nicola Russo e poi con il fratello maggiore Aniello. Il 15 sett. 1709 sposò Anna Maria De Nicola, figlia di Salvatore, famoso maestro di ballo, grazie al quale ebbe l'opportunità di lavorare per il marchese del Vasto. Affermatosi come pittore di animali, ricevette numerose commissioni.
Il Prota-Giurleo, sviluppando la tesi della Lorenzetti sulle radici esclusivamente napoletane dell'arte del B., ritiene di poter dubitare dell'affermazione del De Dominici circa un soggiorno dell'artista a Roma e inoltre esclude che egli, nel completare i suoi quadri, si facesse aiutare da pittori paesisti.
Difficile rintracciare opere autografe del B.: molto spesso paesaggi a lui attribuiti vanno assegnati a Rosa da Tivoli - o ad altri paesaggisti ancora sconosciuti alla critica - o viceversa; rare le opere firmate (Stoccarda, Museo; Madrid, Prado): oltre le numerosissime opere in collezioni private si ricordano quelle nella Galleria Harrach di Vienna già citata dal De Dominici; a Roma (Galleria Borghese); a Napoli (Galleria nazionale, propr. Ferrara e collez. Rebuffat); all'Aquila (raccolta Dragonetti-Cappelli); a Praga (Galleria nazionale); a Bordeaux (Museo).
Fonti e Bibl.: B. De Dominici, Vite de' pittori.. napoletani, Napoli 1742, III, pp. 560-65; O. Giannone, Giunte sulle Vite de' pitt. napol. (sec. XVIII), a cura di O. Morisani, Napoli 1941, pp. 184 s.; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, Firenze 1788, p. 298; G. Ceci, La corporazione dei pittori, in Napoli nobilissima, VII (1898), p. 12; A. Filangieri di Candida, La Galleria naz. di Napoli, in Gallerie nazionali italiane, V (1902), p. 53; U. Prota-Giurleo, Pittori napoletani del Seicento, Napoli 1953, pp. 42-50; P. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 16; W. Rolfs,Gesch. der Malerei Neapels, Leipzig 1910, pp. 292 n. 1, 358; R. Longhi, Precisaz. nelle Gall. ital., Roma 1928, nn. 563 s.; V. Costantini, La pitt. it. del Seicento, I, Milano 1930, pp. 52, 63, 74 s.; C. Lorenzetti, in Mostra della pitt. nap. dei secc. XVII-XVIII-XIX (catal.), Napoli 1938, pp. 179-82, 326 nn. 7-9; E. Sestieri, Catal. d. mostra di pittura antica, Trieste 1943, nn. 98 s.; R., Pallucchini, Idipinti della Gall. Estense di Modena, Modena 1945, pp. 23, 235; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 530.