BELLI, Domenico
Maestro di musica e compositore. Servì la corte di Parma al principio del sec. XVII; dal 1610 al '13 insegnò canto in S. Lorenzo a Firenze, succedendo a Marco da Gagliano. Coltivò lo stile monodico, sia con Arie a 1 e 2 voci per sonare con il chitarrone, sia con l'Orfeo dolente (intermedî all'Aminta del Tasso, che furono eseguiti a Firenze nel 1616), sia con l'opera Andromeda (Firenze 1618). Il testo dell'Orfeo dolente è, in parte, quello stesso del Pianto d'Orfeo di Gabriello Chiabrera. Lo stile monodico si presenta alquanto ricco di cromatismi. Vario è il discorso dei personaggi, e specialmente caratteristico quello d'Orfeo e di Plutone. Il canto d'Orfeo è preceduto da un ritornello costante. La melodia non si svolge flessuosa, ma procede piuttosto rigida, spesso aspra. I cori sono omofoni. In edizione moderna, elaborata dal Tirabassi, è stato pubblicato a Bruxelles nel 1927.