BASSI, Domenico
Nato a Varallo Sesia (Vercelli) il 19 genn. 1859, da Demetrio e da Clorinda Martini, compì i primi studi a Mondovì, poi passò a Torino dove si iscrisse all'università, laureandosi in lettere nel 1882. Un anno dopo pubblicò un saggio di argomento mitologico (Saggio sul mito del Sonno, Torino 1883), cui seguirono altri studi di mitologia (Saggio sulla leggenda di Aiace Telamonio, in Riv. di filologia e d'istruzione classica, XVIII [1890], pp. 289-364; Saggio su Apollo Moisagete e Apollo Liceo, ibid., XXIII [1895], pp. 145-151, e in Rivista di storia antica e scienze affini, I [1896], pp. 61-74; Manuale sulla mitologia babilonese-assira, Milano 1899; La mitologia classica, Firenze 1912; Mitologia germanica, Milano 1923).
Nel 1893 il B. fu costretto, per sopravvenuta sordità, ad abbandonare l'insegnamento, passando alla carriera di bibliotecario. Fu assegnato alla Braidense di Milano, di cui era direttore il grecista Emidio Martini, col quale il B. entrò in rapporti di amicizia e di collaborazione scientifica. Il più importante dei lavori fatti dalui col Martini è il Catalogus codicum Graecorum Bibliothecae Ambrosianae (Milano 1906), che nel 1908 ebbe, il premio dei Lincei.
Il catalogo contiene la descrizione di ben 1093 codici, condotta secondo i criteri già codificati da G. Vitelli e E. S. Piccolomini, con sommari cenni sul contenuto dei manoscritti e scarne notizie sul loro aspetto esterno; aggiornata è la bibliografia e amplissimi sono gli indici.
Nel 1906 il B. ebbe il posto di direttore dell'Officina dei papiri ercolanensi a Napoli. Il periodo napoletano aprì un nuovo campo alla sua attività; egli si propose un ampio programma di lavoro, articolato in tre fasi: riordinamento dei papiri (più di 1800) e nuova attrezzatura dell'Officina; catalogazione descrittiva di tutti i frammenti (ne diede un saggio in Catalogo descrittivo dei papiri ercolanensi, in Riv. di filol. e d'istruzione classica, XXXVI [1908], pp. 477-501); ripresa dell'edizione critica con riproduzioni fotografiche dei testi in essa contenuti.
Il riordinamento del materiale e la catalogazione non andarono esenti da critiche e non furono del resto compiuti dal B., che però riuscì a pubblicare nel 1914 due nuovi testi di Filodemo, con ampie introduzioni descrittive e interpretative e ricco apparato di note e illustrazioni (Herculanensium Voluminum quae supersunt collectio tertia. Tomo I. Φιλοδήμου περὶ κακῶν e Φιλοδήμου, περὶ ϑανάτου, a cura di D. Bassi, Milano 1914).
Altro campo di indagine cui il B. si dedicò con passione e notevoli frutti fu la ricostruzione della storia dell'Officina dei papiri e dell'attività dei suoi predecessori sette-ottocenteschi, cui dedicò molti saggi basati su, documenti inediti (cfr. II p. A. Piaggio e i primi tentativi per lo svolgimento dei papiri ercolanesi da docum. inediti, in Arch. stor. per le prov. napol., XXXII [1907], pp. 636-690, e L'illustrazione inedita di Bernardo Quaranta dell'opera Περὶ ε ὐ σεβείας di Filodemo, in Sumbolae litterariae in honorem Iulii De Petra, Neapoli 1911, pp. 129-142).
Il B. si occupò anche dei tragici e degli oratori greci per i quali ebbe vivo interesse. Dei latini studiò Quintiliano, di cui diede un Profilo (nei "Profili" dell'editore Formiggini, Roma 1929) e del quale pubblicò in diverse edizioni scolastiche il X libro delle Istituzioni oratorie (1899-1930), Cesare (De Bello gallico, Torino 1912), Fedro, di cui diede l'edizione, completa (Torino 1918), e Ovidio (Metamorfosi, 2 voll., Firenze 1918-10). Completò inoltre l'edizione di Le Inedite di Procopio di Cesarea, già iniziata da D. Comparetti e pubblicata nel 1928 (in Fonti per la storia d'Italia, n. 61).
Nell'ottobre del 1926 il B., su sua richiesta, venne di nuovo trasferito alla Braidense, dove rimase fino al giugno 1933. Dedicò gli ultimi anni a studi manzoniani (Lettere inedite di A. Manzoni, in Aevum, V [1931], pp. 35-60, 177-208; Postille del Manzoni, ibid., VI [1932], pp. 225-274), pubblicando anche un catalogo de I manoscritti manzoniani della Biblioteca Nazionale Braidense in Milano, in Aevum, VIII (1934), pp. 3-72, e all'illustrazione di particolari aspetti, e riflessi della mitologia greca (cfr. il suo ultimo articolo, che venne pubblicato postumo, La mitologia nei cantici delle tragedie greche, in Rendiconti dell'Istitúto lombardo di scienze e lettere, classe di lettere, s. 3, LXXVII [1943-1944], pp. 259-272).
Il B. morì il 19 marzo 1943 a Bellano, in provincia di Como.
Bibl.: D.B. in Aevum, XVIII (1944), pp. 237-260(con bibl.); G. A. Piovano, Gli studi di greco, Roma 1924, pp. 31-33; A. Calderini, D.B. Commemorazione..., in Rendic. d. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 3, LXXVII (1943-44), pp. 77-92 (con bibl.).