BARBAJA, Domenico
Impresario teatrale, nato a Napoli nel 1778. Sguattero nelle cucine delle bottiglierie, ideò di mescolare la panna col caffè e la cioccolata (la bevanda che da lui si chiamò barbajata); ne trasse tanto guadagno da potere assumere molte imprese teatrali a Napoli a Milano e a Vienna. Fu uno dei più grandi e dei più onesti impresarî (poche voci discordi non poterono offuscarne la fama). Tutti i grandi maestri del suo tempo, come Bellini, Donizetti, Pacini, Mayr, Mercadante, Weber, Luigi Ricci e specialmente Rossini, trovarono in lui, più che l'impresario, il vero amico; e così tutti i celebri cantanti da lui scritturati. Incendiatosi il San Carlo di Napoli, il B. promise al re Ferdinando che l'avrebbe riedificato in nove mesi. Mantenne la sua promessa: e il teatro è oggi tal quale egli lo richiamò a vita.
Padrona di quest'uomo, magnifico di energia, fu la cantante Isabella Colbrand, che seppe tenerselo avvinto per ben dieci anni, finché nel 1822 non divenne moglie di Rossini.
Il B. si ritirò a Posillipo e vi morì il 19 ottobre 1841.
Bibl.: G. Monaldi, Impresarî celebri del sec. XIX, Rocca S. Casciano 1918, p. 24 segg.