GIORDANI, Domenico Antonio
Scarsissime sono le notizie pervenuteci sulla vita e l'opera di questo frate minore conventuale, nato a Rocca Sinibalda, in Sabina, nella seconda metà del XVII secolo. Tuttavia è possibile ricostruire parte della sua carriera musicale ricorrendo ad alcune fonti di archivio e alle informazioni contenute nei frontespizi delle sue pubblicazioni.
Dal Regestum Ordinis conservato nell'Archivio del convento di S. Bonaventura, presso la chiesa dei Ss. Apostoli in Roma, veniamo a sapere che nel 1701 il G. era "magister musices" del convento (Reg. Ord. [Coronelli]). Non sappiamo quando abbandonò l'incarico: in ogni caso, cinque anni più tardi era "maestro di cappella della serafica chiesa di S. Francesco in Assisi", come risulta dal frontespizio del dialogo sacro Il trionfo della fede cattolica, rappresentato a Foligno, nell'oratorio della Confraternita del Ss. Crocifisso, il 16 maggio del 1706. Gli archivi dell'Ordine francescano lo danno ancora "magister musices in Capitulo Generali an. 1707 Assisii celebrato" (Musicisti dell'Ordine francescano dei minori conventuali). Il dato è confermato dal libretto dell'oratorio S. Orsola vergine e martire, rappresentato a Perugia, nella chiesa dei domenicani, il 21 ott. 1707.
Quattro anni dopo ritroviamo il G. a Narni, dove il 3 maggio 1711 venne eseguito l'oratorio La beata Lucia di Narni con "musica del molto reverendo padre Domenico Antonio Giordani, maestro di cappella della catedrale". Un altro documento dell'Archivio del Convento di S. Bonaventura conferma che l'anno successivo il G. ricopriva lo stesso incarico: l'8 ott. 1712, infatti, in qualità di "M.o Musices Cathedralis Narniae", concedeva a p. F.M. Ferri il permesso di pubblicare un opuscolo intitolato Solfeggi a due voci (Reg. Ord. [Carucci]).
Non abbiamo in seguito alcuna notizia fino al 29 nov. 1720, data in cui il G. fu nominato maestro di cappella della cattedrale di Rieti, "ma, come risulta dai libri d'amministrazione, non venne prima del marzo del 1721 e non compì neppure un anno, avendo abbandonato il servizio alla fine del dicembre successivo" (Sacchetti Sassetti, p. 155). Non conosciamo le ragioni che spinsero il G. ad abbandonare Rieti così presto; in ogni caso sembra che nel 1722 fosse nuovamente a Narni, poiché un manoscritto della Biblioteca comunale di Assisi riporta: "Fuge tenebras, mottetto a basso solo con violini ad libitum del p.re Dom.o Ant.o Giordani m.ro di capp.a di Narni, 1722" (Assisi. La cappella della basilica di S. Francesco, p. 234).
Le ultime fonti testimoniano la presenza del G. ancora a Roma, nel convento presso la chiesa dei Ss. Apostoli: il 7 dic. 1723, in occasione della festa dell'Immacolata Concezione, venne eseguito il suo oratorio Il tempio della grazia; dal 30 gennaio al 1° febbr. 1724 il G. diresse la musica durante il triduo del beato Andrea Conti (Relazione, Faenza 1724, in Mattei); nel frontespizio della raccolta di offertori a due voci Armonia sagra… (Roma 1724), il G. è detto "già maestro di cappella della sagra basilica di Assisi, delle insigni cattedrali di Narni, Rieti etc., ed al presente de' Santi dodici Apostoli di Roma"; ancora, il manoscritto delle Regole generali per sonare sopra la parte del basso si chiude con l'annotazione: "Le sopradette Regole furono copiate da me fra Giannantonio Ginea d'Anagni in Roma dall'originale composto dal p.re Giordani allora m.ro in Ss. XII Apostoli in Roma nell'anno 1724" (Gaspari, I, p. 281). L'ultima notizia sull'attività del G. è ancora desunta da documenti degli archivi dell'Ordine francescano, nei quali compare come "magister musices" nel capitolo generale tenuto a Roma nel 1725 (Musicisti dell'Ordine, p. 245).
Non si conoscono data e luogo della morte del Giordani. Possiamo escludere che egli sia deceduto mentre si trovava presso il convento dei Ss. Apostoli, poiché il suo atto di morte non compare nei libri dei defunti della parrocchia degli anni 1725-47.
Nel valutare l'opera del G. non deve stupire lo scarso numero delle sue pubblicazioni, poiché la diffusione della musica a Roma nel Settecento era affidata quasi esclusivamente al manoscritto: in particolare le pubblicazioni di musica sacra, in calo già verso la fine del XVII secolo, continuarono a diminuire per tutto il corso del secolo seguente.
Il G. pubblicò tre raccolte di musica sacra: Armonia sagra a 2 voci, quale contiene tutti gli offertorii, principiando dalla domenica della Ss. Trinità, sino all'ultima dopo la Pentecoste, 24 brani a 1 e 2 voci e organo (Roma 1724, presente in numerose biblioteche italiane); Responsori pel giovedì, venerdì e sabato santo a 4 voci; Salmi di vespero a 8 voci con organo. Dei suoi oratori rimangono soltanto i libretti: Il trionfo della fede cattolica (Foligno 1706); S. Orsola vergine e martire (Perugia 1707); La beata Lucia di Narni (Terni 1711); Il tempio della grazia (Roma 1723).
Del G. ci sono pervenute anche diverse composizioni manoscritte: nel Civico Museo bibliografico musicale di Bologna si conservano due messe piene a 8 voci e organo (in do magg. e in la min.); nella Bibl. comunale di Assisi: Doctus Doctrinae Gratia, antifona di S. Francesco a 2 voci; Fuge tenebras, mottetto per basso solo con violini ad libitum (in fa magg. con basso continuo); Hic predicando, antifona di S. Francesco a 4 voci; In virtute a 3 voci, per confessori con organo (in sol magg.); O quam saepe, mottetto con violini (in la magg.); Timebunt gentes nomen, a 2 voci con organo (Eitner). È pervenuto in manoscritto anche il trattato Regole generali per sonare sopra la parte del basso (copia del 1724, Bologna, Civico Museo bibl. musicale).
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. del Convento di S. Bonaventura: Reg. Ord. (Coronelli), 1701-04, A 61, c. 246r; Reg. Ord. (Carucci),1707-13, A 63, c. 8r; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, I, Bologna 1890, pp. 275, 281; II, ibid. 1892, pp. 28, 81; V, a cura di U. Sesini, ibid. 1943, p. 221; G. Tebaldini, L'Archivio musicale della Cappella Antoniana in Padova, Padova 1895, p. 105; Catalogo delle opere musicali, teoriche e pratiche…. Città di Ferrara. Biblioteca comunale, Parma 1917, p. 38; Idem, S. Di Giacomo, Città di Napoli. Oratorio dei Filippini, ibid. 1918, pp. 7 s., 57; Idem, F. Pennacchi, Città di Assisi, Biblioteca comunale, ibid. 1921, pp. XIII, 26; S. Mattei, Serie dei maestri di cappella min. conv. di S. Francesco, in Miscellanea francescana, XXII (1921), p. 136; D. Sparacio, Musicisti minori conventuali, ibid., XXV (1925), p. 43; Musicisti dell'Ordine francescano dei minori conventuali dei secc. XVI-XVIII, a cura di R. Casimiri, in Note d'archivio, XVI (1939), p. 245; A. Sacchetti Sassetti, La cappella musicale del duomo di Rieti, ibid., XVII (1940), pp. 154 s.; XVIII (1941), p. 50; Assisi. La cappella della basilica di S. Francesco, I, Catalogo del fondo musicale nella Biblioteca comunale di Assisi, a cura di C. Sartori, Milano 1962, pp. 73 s., 234 s.; B. Brumana, Per una storia dell'oratorio musicale a Perugia nei secoli XVII e XVIII, Perugia 1980, pp. 118, 122, 136; B.M. Antolini, Aspetti dell'editoria musicale a Roma, in Musica e musicisti nel Lazio, a cura di R. Lefevre - A. Morelli, Roma 1985, p. 30; B. Brumana, Il fondo musicale dell'Archivio di S. Pietro a Perugia. Catalogo, Perugia 1986, pp. 4 s.; C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, I, Cuneo 1990, p. 408; V, pp. 127, 310, 387; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, IV, p. 8; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 354; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, IV, p. 253; Répertoire international des sources musicales. Einzeldrucke vor 1800, III, p. 246; Diz. encicl. universale della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 207.