DOMBURG
Villaggio dell'isola di Walcheren sulla foce della Schelda orientale (la imboccatura della Scheldis dell'epoca romana). Ivi sulla spiaggia, dopo una forte tempesta, furono scoperti nel 1647 parecchi altari, generalmente dedicati alla dea Nehalennia. Dalle iscrizioni si può concludere che furono eretti come testimonianze di gratitudine per un viaggio in Britannia compiuto senza incidenti. Infatti D. era il luogo dove si approdava dopo la traversata del Mare del Nord per continuare il viaggio sui bracci dei fiumi fino al Reno. Questi altari, appartenenti al santuario di una dea locale, venerata specialmente dai viaggiatori, furono distrutti nel 1848, quando la chiesa di D., dove erano custoditi, arse per un incendio. Pochi frammenti sono conservati nel museo di Middelburg, mentre due altari di minore importanza si trovano al museo di Leida ed un terzo a Bruxelles. Gli altari di D., importanti per la storia della religione e del traffico come per la storia dell'arte provinciale, non sono stati pubblicati in modo soddisfacente.
Bibl.: L. J. F. Janssen, De Romeinsche Ceelden en gedenkstelnan van Zeeland, 1845; A. W. Byvanck, Excerpta Romana, II, 1935, pp. 21-26; 152-165; III, 1947, pp. 154-155; id., Nederland in den Romeinschen Tijd, 3a ed., 1945, II, pp. 430-433, figg. 91-92.