DOMAZÎ (dal gr. σωμάτιον "casetta")
Vocabolo creato dal Lundström per definire talune deviazioni morfologiche delle piante, situate, in forma di fossette, specie all'ascella delle nervature fogliari sull'ipofillo, le quali rappresentano un fenomeno di mutualismo tra la pianta e taluni organismi estranei, specie Acari (acaro-domazî). Alla medesima categoria di fenomeni sono da ascriversi anche le tuberizzazioni delle piante cosiddette formicarie (mirmecodomazî), le spine ipertrofiche delle Acacie, i tubercoli radicali delle Leguminose e di altre piante, dovuti o a Batterî (batteriodomazî) o ad altri organismi vegetali (micodomazî, in generale). V. anche cecidio.