domandatore (domandatrice)
Deverbale da ‛ domandare '; con il valore del participio presente del verbo, compare soltanto in Cv IV XXV 5 li antichi regi ne le loro magioni faceano magnifici lavorii d'oro e di pietre e d'artificio, acciò che quelli che le vedessero divenissero stupidi, e però reverenti, e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege.
Il termine si riscontra anche in Bartolomeo da San Concordio Gli ammaestramenti degli antichi latini e toscani 16 4 7 " Niuno scrive i suoi benefici nel suo quaderno, né come avaro dimandatore a ora e dì gli richiede ", e Francesco da Barberino Documenti d'Amore 287 " E di', ch'a i peccatori / Non sian [i confessori] dimandatori / De le nuove follie ".
Il femminile ‛ domandatrice ' s'incontra in Vn XXI 5 intra queste due parti è una particella, ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte e a la sequente. Il termine è riscontrabile in Boccaccio Elegia di Madonna Fiammetta 55 " io astutissimamente era divenuta sollecita dimandatrice ".