DODRANTE (lat. dodrans, forse da de privativo e quadrans)
È l'asse diminuito di un quarto, ed equivale a nove dodicesimi o tre quarti di qualsiasi cosa: infatti nel linguaggio ordinario i Latini lo usarono in tal senso per tutto ciò che può dividersi in dodicesimi (Varro, De ling. lat., V, 172; Cic. Ad Att., 1, 14; Corn. Nep., Attic., 5; Plin., Nat. Hist. II, 11, 1; VII, 2, 26), e più particolarmente per una moneta di conto, del valore di nove dodicesimi dell'asse. Il dodrans è stato coniato due volte sole nella repubblica romana, in emissioni scarsissime ed eccezionali: da M. Cecilio Metello, nel periodo 124-103 a. C. (si conoscono varî esemplari), e da C. Cassio Longino nel periodo 100-90 a. C. (si conosce un solo pezzo). Le due emissioni rientrano ancora nel sistema dell'asse onciale, ma furono fatte in due momenti in cui la coniazione dell'asse era stata sospesa. I due pezzi portano il segno del valore ??? al dritto e al rovescio. I tipi sono: al dritto il busto di Vulcano con pileo laureato e tenaglie sulla spalla, al rovescio la prua di nave col nome del monetario e quello di Roma. Cassio Longino coniò contemporaneamente il bes (bias), altro nominale d'eccezione, del valore di due terzi dell'asse o due trienti.
Bibl.: v. asse.