documenta
documénta. – Esposizione internazionale d’arte contemporanea che si tiene a Kassel in Germania con scadenza quinquennale per la durata di 100 giorni, in genere tra giugno e settembre. Organizzata per la prima volta nel 1955 per iniziativa di A. Bode (1900-77), che intendeva riportare in Germania quell’arte moderna considerata dai nazisti ‘entartete Kunst’ (‘arte degenerata’), d. si impose presto come una delle manifestazioni artistiche più importanti a livello internazionale, proponendosi in particolare come un momento di riflessione sulle relazioni tra arte e società. Se la prima edizione aveva pertanto uno sguardo retrospettivo rivolto alle correnti artistiche della prima metà del Novecento, le edizioni successive si sono rivolte in modo specifico alle tendenze più avanguardistiche, sviluppandosi ogni volta intorno a un particolare leit-motiv: nel 1968 (d4), per es., il rapporto tra arte e le forme democratiche di conquista del consenso; nel 1972 (d5) il rapporto tra le nuove forme di espressione visuale e la realtà, che aprì alle correnti minimaliste e concettualiste; nel 1987 (d8) le relazioni tra arte, design, architettura e utopie; nel 1997 (d10) le relazioni tra politica e arte, in una sorta di retrospettiva critica sulla produzione artistica degli ultimi cinquant’anni, con cui d. chiudeva il 20° secolo. Nelle ultime edizioni, d. ha esteso sempre più gli orizzonti geografici, concentrandosi sui temi dell’urbanizzazione, le migrazioni, il postcolonialismo in epoca di globalizzazione (d11, del 2000, con alla direzione artistica per la prima volta un non europeo, Okwui Enwezor) e interrogandosi sul concetto di modernità e sullo stato dell’arte contemporanea (d12, 2007), anche attraverso il progetto Documenta 12 magazine, voluto dal direttore artistico R.M. Buergel: tre cataloghi in cui sono raccolti i contributi provenienti da tutte le parti del mondo, anche quelle in genere meno visibili e più periferiche, sul tema proposto dall’esposizione. Infine, d12, del 2012, ha come obiettivo principale un’indagine sugli oggetti, il nostro rapporto con essi e il materiale di cui sono composti.