docufiction
<dokiufìkšn> s. ingl., usato in it. al femm. – Espressione nata dalla fusione tra fiction e documentario. La definizione di questo connubbio è mutevole da Paese e Paese, e sebbene queste forme miste siano nate al cinema hanno la loro larga diffusione in TV a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso. In Italia, una prima definizione vede la d. mescolare la vena documentaristica (per es. riprese in set reali) a una ricostruzione che fa uso di attori non professionisti che rivivono, raccontano, mettono in scena la loro vita, di solito in contesti ai margini (I racconti di Quarto Oggiaro, Residence Bastoggi; per tali prodotti si usa talvolta anche il termine real movie). Vicina a tale definizione è quella di docusoap, molto diffusa nei paesi anglosassoni, nella quale l’enfasi è posta più sulla vita quotidiana dei personaggi e sulle loro emozioni, con un accento più melodrammatico (Gente di notte, Reparto maternità). Un altro significato che si dà a d. è quello di ricostruzione di fatti realmente accaduti, d’attualità o storici, attraverso una stretta fedeltà agli eventi ma con uso di attori professionisti. Può essere una ricostruzione che correda altri programmi, magari talk show (si pensi alla messa in scena di verbali di interrogatori e intercettazioni ne L’Arena, Matrix, Annozero), people show (ricostruzione del passato della gente comune protagonista della puntata), programmi di infotainment (ricostruzioni di eventi delittuosi in Blunotte). La ricostruzione può essere predominante o addirittura la totalità del filmato, come nei programmi di History channel. Tali ricostruzioni possono anche essere intervallate, talvolta senza cesura, da materiale originale, generando così una forte ambiguità. Ancora diverso il caso del docureality, neologismo che nasce dalla fusione tra documentario e reality. Si tratta di mettere in scena alcuni spaccati della realtà, spesso eccessivi, di natura sociale, culturale, etnica attraverso alcuni meccanismi tipici del reality: la presenza intrusiva della macchina da presa, la ripresa costante del soggetto, l’enfasi sulla vita quotidiana, la creazione di momenti standard che scandiscono il percorso del soggetto. Si pensi a certi show di MTV, come 16 e incinta e Jersey Shore.