Dobrugia
Regione tra il basso corso del Danubio e il Mar Nero, politicamente divisa dal 1940 tra Romania (per oltre i 2/3) e Bulgaria. La parte romena forma, secondo il riordinamento amministrativo del 1968, i distretti di Tulcea e Costanza; la parte bulgara rientra nei distretti di Silistra e di Tolbuchin. Abitata da traci, alcune cittadelle dei quali hanno dato copiose suppellettili dell’Età del ferro, la regione fu poi intensamente ellenizzata dalle numerose colonie greche stanziatesi lungo le coste del Mar Nero: Istro, Tomi, Callati, Dionisopoli ecc., che furono a lungo in lotta con le popolazioni tracie dell’interno. Con la conquista romana, la D. fece parte della Mesia Inferiore; crebbero d’importanza, allora, anche altri centri, più interni, sulla riva del Danubio: Noviodunum, Dinogezia, Troesmis, Capidava ecc. Provincia di frontiera dell’impero, la D. fu percorsa dalle invasioni di goti e unni (secc. 4° e 5°), degli slavi, dei kutriguri e degli unni (sec. 6°), nel sec. 7° divenne il nocciolo di un forte Stato bulgaro per opera di Asparuch (o Isperich) che, dichiaratosi indipendente da Bisanzio, si fece riconoscere re. Invasa dai magiari nell’895 e dai russi (968 e 969), Isacco I Comneno fra il 1057 e il 1059 ne fece un tema dell’impero bizantino. Occupata dai cumani nel sec. 12°, questi vi rimasero sino alla fine del sec. 14° quando, dopo un breve dominio valacco, la D. nel 1394 cadde sotto il dominio turco, cui soggiacque fino alla metà del sec. 18°. Contesa dal Congresso di Berlino in poi (1878) fra Romania e Bulgaria, con la Pace di Bucarest (1913) la D. fu divisa fra i due Paesi e la Pace di Neuilly (nov. 1919) confermò il confine bulgaro-romeno del 1913. Dopo la Prima guerra mondiale la Bulgaria tenne viva l’aspirazione ad annettersi la D. meridionale, prevalentemente abitata da bulgari. Essa riuscì nel suo intento inserendosi nella politica revisionistica dell’Asse e con l’accordo di Craiova del 7 sett. 1940 otteneva dalla Romania la cessione della D. meridionale (detta anche Quadrilatero), che fu occupata il 1° ottobre ed è poi rimasta alla Bulgaria in forza del trattato di pace del 10 febbr. 1947.