DNEPR (XIII, p. 75)
Il Dnepr si può considerare la più importante linea di ostacolo di tutta la seconda Guerra mondiale, sia per l'offensiva tedesca iniziale, sia per la successiva controffensiva sovietica; favorito in ciò dalla circostanza che per la maggior parte del suo lungo corso era seguito dalla linea fortificata "Stalin".
Sul Dnepr il maresciallo Budennyj ripiegò dopo la sconfitta di Uman per sbarrare ai Tedeschi il passo verso il bacino del Donec e il Caucaso sul Dnepr si combatté (fino al settembre 1941) la grande battaglia di Gomel, e i Tedeschi vi organizzarono la manovra decisiva di Kiev e quella di Mogilev nell'offensiva su Mosca. Sul Dnepr i Tedeschi tentarono di arrestare i progressi della controffensiva sovietica nell'inverno 1942-43 e, contro tale linea, urtò la colonna Popov.
La grande battaglia dell'ottobre 1943 si combatté sul medio Dnepr ed assunse maggiore intensità operativa a SE di Kiev ed a Gomel, allargandosi poscia a tutta l'ansa del fiume. Essa si concluse, nell'autunno, con l'abbandono da parte dei Tedeschi di questo tratto della linea difensiva. Il Dnepr continuò ad essere l'epicentro anche delle successive lotte specialmente nella zona di Čerkasy e di Kremenčuk; e, poscia, a Žitomir, ove i Sovietici riuscirono nel dicembre a sfondare. Ma il corso del fiune continuò ad essere teatro di operazioni sino all'8 febbraio 1944, giorno in cui l'ultima testa di ponte, a Nikopol′, cadde.