Uomo di stato russo (1665-1737); nel 1697 fu inviato a Venezia con alcuni altri figli di nobili a seguirvi gli studî per la marina da guerra e, quindi, a Cattaro dove seguì le lezioni di M. Martinović (1663-1716). Ambasciatore a Costantinopoli nel 1701, quindi nel 1704-06 in Polonia, svolse ambascerie anche presso la S. Sede; nel 1711 governatore di Kiev, dopo la morte di Pietro il Grande sostenne i diritti di Pietro II contro la vedova Caterina I. Nel 1730, alla morte di Pietro II, su proposta di G., fu chiamata al trono la nipote di Pietro I, Anna Ivanovna, che aveva firmato "condizioni" limitanti i diritti del monarca a vantaggio dell'alta aristocrazia. Ne seguì una protesta della media nobiltà, per cui Anna stracciò le "condizioni" e G., caduto in disgrazia, fu condannato a morte; poi graziato, finì i suoi giorni nel carcere di Schlüsselburg.