MENDELEEV, Dmitrij Ivanovič
Chimico russo, nato i Tobolsk il 7 febbraio 1834, morto a Pietroburgo il 2 febbraio 1907. Nel 1856 si laureò in chimica a Pietroburgo. Dal 1866 al 1890 insegnò in quella università e nel 1893 fu nominato direttore dell'ufficio di pesi e misure. A lui si deve la grande scoperta della legge secondo cui le proprietà fisiche e chimiche degli elementi sono una funzione periodica del peso atomico.
A. de Chancourtois (1862) e J. A. R. Newlands (1863), per tacere d'altri, avevano già intuita la legge periodica, ma il M. fu il primo a darne l'enunciazione scientifica e a torto qualche autore ha associato al suo nome quello di L. J. Meyer. Coloro che prima del M. intravidero la legge periodica, incontrarono gravi difficoltà nel formularla a motivo delle numerose lacune nella conoscenza degli elementi, e tentarono inutilmente di superarle con speculazioni più o meno vaghe sulla natura degli elementi e con divagazioni metafisiche sul principio di Proust. Il M. raggiunse invece lo scopo stabilendo su basi numeriche sicure il concetto, primi nebuloso; dell'analogia di elementi, in seguito a una definizione rigoroso della forma limite di combinazione, e dettando anche criterî per riconoscere i perossidi che potevano indurre in errore in tale valutazione.
Il sistema, esposto in una prima memoria pubblicato nel 1869 e in un'altra definitiva pubblicata nel 1871, ricevette la più brillante conferma con la scaperta successiva del gallio (1875), dello scandio (1879) e del germanio (1886), dei quali M. aveva previsto l'esistenza e le proprietà e ai quali aveva dato il nome rispettivamente di eka-alluminio, eka-boro ed eka-silicio. Anche i gas nobili poterono essere inquadrati nel sistema periodico, e, con gli studî recenti, le coppie argo-potassio, cobalto-nichel, tellurio-iodio. Solo gli elementi delle terre rare non si sono potuti regolarmente inquadrare, ma ciò non lede il principio fondamentale del M., tuttavia renderà forse necessaria, quando si avranno a disposizione dati sufficienti, un'ulteriore generalizzazione del concetto di grande periodo.
Il M. apportò pure notevoli contributi in altri campi della chimica. Studiò l'isomorfismo, la compressione dei gas, le dissoluzioni acquose, l'elasticità dell'aria rarefatta, ecc. Per le sue benemerenze scientifiche, ebbe nel 1882 la medaglia Davy e nel 1905 la medaglia di Copley.
Oltre le memorie sul sistema periodico (Sootnoèenie svojstv s atomnym vesom elementov, in žurn. rus. chim. obèč., 1869, I, e 1871, II), M. pubblicò inche un trattato di chimica (Osnovy chimii, Pietroburgo 1868-70) e molte memorie nella predetta rivista russa, nei Liebigs Annalen d. Chemie und Pharmacie, nei Comptes rendus de l'Académie des sciences di Parigi, nella Zeitschrift für Chemie.