DIXMUDE (Dixmuiden; A. T., 32-33-34)
Città del Belgio, con 3220 ab. (1929), capoluogo di circondario nella Fiandra Occidentale. È posta sull'Yser, a 30 km. a SO. di Bruges. Possiede alcune fabbriche di tela, distillerie e concerie; in special modo attivo è il commercio del burro. È stazione della ferrovia da Gand a Dunkerque. Era già fortificata nel 958 ed ebbe in seguito a sostenere un gran numero d'assedî (1459, 1580, 1658, 1695, ecc.). I Francesi la possedettero dal 1695 al 1713.
L'antica città, quieta e pittoresca, che conteneva tesori d'arte, è stata distrutta nella guerra mondiale; la città nuova, sorta accanto alle rovine dell'antica, tenta di resuscitare gli splendori scomparsi. La chiesa di S. Niccolò (sec. XIV) conservava un magnifico tramezzo (1355-1544) opera di Jean Bertet, ornato di statuette di Urbain Taillebert (1600); un'Adorazione dei Magi, di Jordaens (1644), è andata distrutta. Il tabernacolo (1614) era opera di J. Stalpaert di Bruges. Il monumento funerario di A. de Sacquespee fu eretto nel 1571. Fra i punti pittoreschi della città era il Béguinage, risalente al sec. XIV.
Bibl.: R. Graul, Alt-Flandern, Monaco 1918; Bull. du Tour. Club de Belgique, 15 ott. 1927.