divisare (devisare)
Il verbo, di uso abbastanza comune, in tutte le accezioni, nella lingua due-trecentesca (corrisponde al francese antico deviser), compare una sola volta nella Commedia, mentre è diffuso in un'ampia gamma di significati, nel Detto e nel Fiore (in prevalenza nella forma ‛ devisare ', con vocalismo francese).
In Pg XXIX 82 Sotto così bel ciel com'io diviso, vale " descrivere ", " esporre ", " narrare ", testimoniato anche in Detto 163 e fine amante torno / per devisar partita / com' ell'è ben partita, cioè per " esporre " un'altra parte, un nuovo capitolo (del Detto). In Fiore LXXXIII 2 La Baronia sì fece parlamento / per devisar in che maniera andranno (cfr. Roman de la Rose 12040-41 " Si ont par acort devisé / Qu'il s'en iront en tapinage "), significa " decidere ", " stabilire "; e così parrebbe anche in Fiore LVII 8 Piacesse a Dio ch'i' v'avesse in gonnella / là ov'io diviserei, in mia podesta, dove il Parodi spiega " desiderare ". In Detto 435 sì non ti paia l'ana / a devisar l'intagli, / se tu ha' chi gli 'ntagli, vale " disporre ", " disegnare ", " progettare " (i fregi da far poi eseguire sull'abito), mentre in Fiore XCVII 9 Così vo io mi' abito divisando / ched i' per lupo non sia conosciuto, sarà da intendere nel senso di " tramutare ", " contraffare ", che è documentato anche in Cecco I' sono innamorato 14 " Troppo amare fa gli omini stolti / ... che cangia 'l cor e divisa gli volti ".
In Fiore CXVIII 12 Ma io, che porto panni devisati, / fo creder lor che ciascheun sì erra, il participio devisati vale " distinti ", " diversi " (dai comuni abiti secolari); infine, in Fiore CXXVII 13 ognon si' accorto / d'armarsi con su' arme devisate, l'espressione vale " con le sue distinte armi ", specifiche di ciascun combattente (cfr. Roman de la Rose 12018-19 " Donc s'armerent tuit comunement / De teus armes come armer durent ").