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divenire

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Concetto filosofico opposto a quello di essere, quando questo ultimo sia concepito come eternamente immobile e sottratto a ogni mutazione. A tale concezione dell’essere, sostenuta già nella prima fase evolutiva del pensiero greco dalla scuola eleatica (➔ eleatismo), si contrappone infatti la dottrina della scuola eraclitea, secondo la quale tutta la realtà del mondo non è che un perenne d. (πάντα ῥει, «tutto scorre»). Aristotele concepisce il d. come una forma di mutamento e lo distingue in d. assoluto, che è solo nelle sostanze, e d. relativo, che si riferisce agli accidenti.

Nel pensiero moderno, il concetto del d. è stato sviluppato soprattutto da G.W.F.Hegel, che connette l’idea dell’incessante evoluzione della verità e della realtà con quella del suo moto dialettico. Famosa a tale proposito è la sua dimostrazione dialettica della realtà del d., che egli vede risultare dal fatto che, mentre il puro concetto dell’essere si converte, per la sua stessa assoluta vacuità, in quello del nulla, e quello del nulla a sua volta in quello dell’essere, il concetto del d. li comprende entrambi nella loro concreta unità e verità. Nel pensiero idealistico posteriore, il problema del d. si è sempre più venuto staccando da quello logico-dialettico, tendendo a identificarsi con quello concernente la natura dell’Io e della storia.

Un posto di notevole rilievo assume il concetto di d. anche nella filosofia di H. Bergson il d. si presenta come «durata», «slancio vitale» che sorregge la realtà e condiziona i suoi modi di apprendimento.

Vedi anche
eleatismo Scuola filosofica greca, fondata, secondo la tradizione, in Elea, nella Magna Grecia, da Senofane da Colofone, rapsodo ionico del 6° sec. a.C. Ma il suo maggior rappresentante e il vero fondatore della dottrina eleatica della realtà è Parmenide. Caratteristica fondamentale è la differenza profonda posta ... sostanza anatomia In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. sostanza bianca e sostanza grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così denominate, la prima per il colore delle fibre mieliniche di cui è ricca, e la seconda ... assoluto filosofia Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui. ● Connesso a questo significato è l’altro di ‘compiuto in sé e per sé’, ‘perfetto’. Questo secondo valore prevale e caratterizza ... Eràclito di Efeso Eràclito (alla lat. Eraclìto; gr. ‛Ηράκλειτος, lat. Heraclītus) di Efeso. - Filosofo greco (6º-5º sec. a. C.), soprannominato per il suo stile ὁ σκοτεινός ("l'oscuro, il tenebroso"). Autore dell'opera in prosa ionica Περί ϕύσεως ("Intorno alla natura"), che si riallaccia, almeno in apparenza, ai filosofi ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
  • STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO in Filosofia
Tag
  • SCUOLA ELEATICA
  • ARISTOTELE
  • DIALETTICA
  • ERACLITEA
  • HEGEL
Altri risultati per divenire
  • divenire
    Dizionario di filosofia (2009)
    Concetto filosofico opposto a quello dell’essere ( ➔), quando quest’ultimo sia concepito come eternamente immobile e sottratto a ogni mutazione. A tale concezione dell’essere, sostenuta già nella prima fase evolutiva del pensiero greco dalla scuola eleatica, che avvertiva nel d. una contraddizione logica, ...
  • DIVENIRE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    La parola divenire (γίγνεσϑαι) fu adoperata per dinotare la rivoluzione continua delle cose. "Tutto scorre e nulla permane", e però non si può dire che le cose siano: il loro essere consiste nel passare, nel diventare. A questa intuizione, che fu intravveduta dai Milesî e alla quale probabilmente fu ...
Vocabolario
nevrotiżżazióne
nevrotizzazione nevrotiżżazióne (o neurotiżżazióne) s. f. [der. di nevrotico]. – Il divenire nevrotico.
ridivenire
ridivenire v. intr. [comp. di ri- e divenire2] (coniug. come divenire; aus. essere). – Lo stesso che ridiventare.
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