ditratto
Si registra una sola volta, col probabile significato di " ricavato " (Contini), " tratto ", in Rime dubbie XII 14 la sentenzia nostra / ditratta del piacer di costei forte. Qualche edizione ha dittata. Il Pézard (ad l., p. 251) propone di considerare l'aggettivo, riferito non a sentenzia ma al Misera! tu (cioè l'anima, v. 12), un francesismo (détraite, " torturata "), e intende: " la sentence portée contre nous, nostra [qui te condamne à être] torturée ".