DITISCIDI (dal gr. δύτης "palombaro", col suffisso del diminutivo; lat. scient. Dytiscidae; ted. echte Schwimmkäfer; ingl. predaceous water beetles)
Famiglia d'Insetti acquaioli dell'ordine dei Loleotteri e del sottordine degli Adefagi, di piccole, medie e grandi dimensioni, con corpo generalmente depresso; antenne filiformi, glabre e di 11 articoli, mesosterno senza sutura trasversa; zampe natatorie. Le larve, del tipo campodeiforme (gli specialisti ne fanno addirittura un tipo a sé, ditisciforme), hanno testa grande, ben differenziata e depressa; apertura boccale virtualmente chiusa; mandibole falciformi e succhiatrici; corpo subfusiforme; addome costituito di 8 segmenti visibili e con due cerci più o meno allungati e talora subatrofici; ultimo paio di stigmi terminale o subterminale. Tanto allo stato adulto quanto a quello larvale sono carnivori; vivono negli stagni, nelle paludi, nelle pozze e anche nelle acque correnti, preferibilmente nelle acque chiare. Alcune specie (particolarmente di Hydroporini) possono prosperare in quelle salmastre; altre (Bidessus thermalis Germ., B. subtilis Lec., Laccophilus pictus Casteln., ecc.) in quelle termali. Attaccano, proporzionatamente alle proprie dimensioni, gli animali frequentanti i loro ambienti: Insetti, Molluschi, Crostacei, Vermi. Se sono grossi assalgono piccoli Vertebrati (pesciolini e larve di Anfibî). Riescono spesso utili, facendo strage degli stati preimaginali delle zanzare.
La deposizione delle uova si effettua particolarmente in primavera o all'inizio dell'estate, ma non mancano le specie a deposizione tardiva e quelle che si sgravano in autunno o anche in inverno. I germi vengono affidati alle piante acquatiche ovvero a corpi galleggianti quali si siano Talora sono deposti isolatamente, talora a mucchi. Le larve afferrano la preda con le mandibole e le introducono in corpo un liquido ricco in zimasi e proveniente dall'intestino, che digerisce in sito i tessuti della vittima. I prodotti così ottenuti vengono poi succhiati, sempre mediante le mandibole. Le larve mature abbandonano l'acqua dove hanno vissuto e si costruiscono alla superficie del suolo o in profondità, con sabbia o terra, una sorta di camera ninfale, ove si trasformano in pupa, e dalla quale sfarfalleranno poi gli adulti.
I Ditiscidi sono acquaioli e non acquatici; essi infatti respirano l'aria atmosferica e sono costretti di tanto in tanto a venire a rifornirsi d'ossigeno. Gli adulti escono spesso dall'acqua, particolarmente di notte, arrampicandosi sui vegetali o sulle sponde, e volano con facilità. Sono insetti cosmopoliti distribuiti dalle regioni polari fino all'equatore; alcuni (Agabus, Ilybius, Colymbetes, Dytiscus) sembrano caratteristici dei paesi freddi e temperati dell'emisfero boreale (parecchi Dytiscus sorpassano il circolo polare e il Colymbetes delabratus Payk. è confinato alle coste della Groenlandia), altri frequentano i luoghi caldi (Copelatus, Cybister). Qualcuno, come il Cybister tripunctatus Ol. e l'Eretes sticticus L., ha una vastissima area di dispersione; non pochi invece sono estremamente localizzati. In montagna si elevano a grandi altezze (l'Agabus Solieri Aubé raggiunge sulle Alpi quasi i 3000 metri, l'Helophorus glacinlis Villa li sorpassa). Poche specie (Siettitia baslettensis Ab., S. avenionensis Guign., Graptodites aurasius Jean.) sono cavernicole.
In Italia vivono una trentina di generi e quasi 200 specie di questa famiglia, raggruppati in 5 sottofamiglie: Noterinae, Laccophilinae, Hydroporinae, Colymbetinae e Dytiscinæ.
Fra i Ditiscini i generi Dytiscus L. e Cybister Curt. racchiudono - le forme di mole più vistosa. Anche gli Eretes Casteln., gli Hydaticus Leach., i Graphoderes Thoms., gli Acilius L. fra i Ditiscini; i Rhantus Lac., i Melanodytes S., i Colymbetes Clairv. e specialmente le Meladema Casteln.; fra i Colimbetini sono Ditiscidi di discreta mole. Il genere Hydroporus Clairv., che appartiene agli Hydroporynae, è in Europa il più ricco di specie della famiglia, ma racchiude tutte forme piccole o piccolissime, che oscillano fra i due e i quattro millimetri di lunghezza.