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DITISCIDI

di Guido GRANDI - Enciclopedia Italiana (1932)
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DITISCIDI (dal gr. δύτης "palombaro", col suffisso del diminutivo; lat. scient. Dytiscidae; ted. echte Schwimmkäfer; ingl. predaceous water beetles)

Guido GRANDI

Famiglia d'Insetti acquaioli dell'ordine dei Loleotteri e del sottordine degli Adefagi, di piccole, medie e grandi dimensioni, con corpo generalmente depresso; antenne filiformi, glabre e di 11 articoli, mesosterno senza sutura trasversa; zampe natatorie. Le larve, del tipo campodeiforme (gli specialisti ne fanno addirittura un tipo a sé, ditisciforme), hanno testa grande, ben differenziata e depressa; apertura boccale virtualmente chiusa; mandibole falciformi e succhiatrici; corpo subfusiforme; addome costituito di 8 segmenti visibili e con due cerci più o meno allungati e talora subatrofici; ultimo paio di stigmi terminale o subterminale. Tanto allo stato adulto quanto a quello larvale sono carnivori; vivono negli stagni, nelle paludi, nelle pozze e anche nelle acque correnti, preferibilmente nelle acque chiare. Alcune specie (particolarmente di Hydroporini) possono prosperare in quelle salmastre; altre (Bidessus thermalis Germ., B. subtilis Lec., Laccophilus pictus Casteln., ecc.) in quelle termali. Attaccano, proporzionatamente alle proprie dimensioni, gli animali frequentanti i loro ambienti: Insetti, Molluschi, Crostacei, Vermi. Se sono grossi assalgono piccoli Vertebrati (pesciolini e larve di Anfibî). Riescono spesso utili, facendo strage degli stati preimaginali delle zanzare.

La deposizione delle uova si effettua particolarmente in primavera o all'inizio dell'estate, ma non mancano le specie a deposizione tardiva e quelle che si sgravano in autunno o anche in inverno. I germi vengono affidati alle piante acquatiche ovvero a corpi galleggianti quali si siano Talora sono deposti isolatamente, talora a mucchi. Le larve afferrano la preda con le mandibole e le introducono in corpo un liquido ricco in zimasi e proveniente dall'intestino, che digerisce in sito i tessuti della vittima. I prodotti così ottenuti vengono poi succhiati, sempre mediante le mandibole. Le larve mature abbandonano l'acqua dove hanno vissuto e si costruiscono alla superficie del suolo o in profondità, con sabbia o terra, una sorta di camera ninfale, ove si trasformano in pupa, e dalla quale sfarfalleranno poi gli adulti.

I Ditiscidi sono acquaioli e non acquatici; essi infatti respirano l'aria atmosferica e sono costretti di tanto in tanto a venire a rifornirsi d'ossigeno. Gli adulti escono spesso dall'acqua, particolarmente di notte, arrampicandosi sui vegetali o sulle sponde, e volano con facilità. Sono insetti cosmopoliti distribuiti dalle regioni polari fino all'equatore; alcuni (Agabus, Ilybius, Colymbetes, Dytiscus) sembrano caratteristici dei paesi freddi e temperati dell'emisfero boreale (parecchi Dytiscus sorpassano il circolo polare e il Colymbetes delabratus Payk. è confinato alle coste della Groenlandia), altri frequentano i luoghi caldi (Copelatus, Cybister). Qualcuno, come il Cybister tripunctatus Ol. e l'Eretes sticticus L., ha una vastissima area di dispersione; non pochi invece sono estremamente localizzati. In montagna si elevano a grandi altezze (l'Agabus Solieri Aubé raggiunge sulle Alpi quasi i 3000 metri, l'Helophorus glacinlis Villa li sorpassa). Poche specie (Siettitia baslettensis Ab., S. avenionensis Guign., Graptodites aurasius Jean.) sono cavernicole.

In Italia vivono una trentina di generi e quasi 200 specie di questa famiglia, raggruppati in 5 sottofamiglie: Noterinae, Laccophilinae, Hydroporinae, Colymbetinae e Dytiscinæ.

Fra i Ditiscini i generi Dytiscus L. e Cybister Curt. racchiudono - le forme di mole più vistosa. Anche gli Eretes Casteln., gli Hydaticus Leach., i Graphoderes Thoms., gli Acilius L. fra i Ditiscini; i Rhantus Lac., i Melanodytes S., i Colymbetes Clairv. e specialmente le Meladema Casteln.; fra i Colimbetini sono Ditiscidi di discreta mole. Il genere Hydroporus Clairv., che appartiene agli Hydroporynae, è in Europa il più ricco di specie della famiglia, ma racchiude tutte forme piccole o piccolissime, che oscillano fra i due e i quattro millimetri di lunghezza.

Vedi anche
larva Mitologia Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono perché emergono improvvisamente a terrorizzare i viventi al di fuori di qualsiasi regola festivo-calendariale. ... ovopositore Organo di cui sono dotate le femmine di alcuni animali, specialmente Insetti, che serve alla deposizione delle uova. Costituito da varie parti dipendenti dall’8° e dal 9° segmento addominale, per lo più è formato da tre paia di apofisi genitali, variamente conformate, chiamate valve. Quando è allungato, ... predazione In ecologia, rapporto interspecifico di tipo negativo che comporta la cattura e l’assunzione, come alimento, di un organismo di una specie (preda) da parte di un altro di altra specie (predatore). Costituisce uno dei più importanti fattori di regolazione del tasso di accrescimento e della densità delle ... microrganismo (o microorganismo) Nome comprensivo, e non corrispondente ad alcun gruppo zoologico o botanico ben definito, con cui si indicano tutti gli esseri più minuti che sono visibili soltanto con l’aiuto di forte ingrandimento: quindi Protozoi, Batteri, Virus, Alghe unicellulari e talvolta alcuni dei Metazoi ...
Tag
  • VERTEBRATI
  • MESOSTERNO
  • INTESTINO
  • MOLLUSCHI
  • CROSTACEI
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    Famiglia d’Insetti acquatici Coleotteri Adefagi, con capo depresso, antenne filiformi, glabre, di 11 articoli (v. fig.). Le larve, campodeiformi, e gli adulti vivono negli stagni e nelle paludi. Respirano l’aria atmosferica, risalendo a galla. In Italia vivono circa 200 specie. Vi appartengono, tra ...
Vocabolario
ditìscidi
ditiscidi ditìscidi s. m. pl. [lat. scient. Dytiscidae, dal nome del genere Dytiscus: v. ditisco]. – Famiglia di insetti coleotteri del sottordine adefagi, con numerose specie di piccole e medie dimensioni, caratterizzati da capo schiacciato,...
ditisco
ditisco s. m. [lat. scient. Dytiscus, der. del gr. δύτης «palombaro», con suffisso dim.] (pl. -chi). – Genere di insetti coleotteri acquatici, della famiglia ditiscidi, a cui appartiene il d. marginato (lat. scient. Dytiscus marginalis),...
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