• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

bipolare, disturbo

di Giuseppe Ducci - Dizionario di Medicina (2010)
  • Condividi

bipolare, disturbo

Giuseppe Ducci

Disturbo psichico, precedentemente chiamato psicosi maniaco-depressiva, caratterizzato da alterazioni cicliche dell’umore, talora intervallate da periodi asintomatici.

Clinica

Nelle forme più tipiche del disturbo b., fasi depressive si alternano a periodi connotati da esaltazione dell’umore (mania). Gli episodi di opposta polarità (da cui il termine) possono essere o meno intervallati da periodi di eutimia (o umore in asse). Il disturbo b. è ugualmente comune negli uomini e nelle donne. Se le fasi depressive si alternano alla mania si parla di disturbo b. di tipo I. Se invece le fasi depressive si alternano all’ipomania si parla di disturbo b. di tipo II; è sufficiente un solo periodo di ipomania o mania per la diagnosi. La prevalenza nella popolazione generale è alta (tra il 3 e il 5%). Le cause ipotizzate per il disturbo b. comprendono fattori biologici, genetici e ambientali i quali interagiscono determinando uno squilibrio dei neurotrasmettitori a favore della trasmissione eccitatoria (episodi a carattere ipomaniacale o maniacale) o inibitoria (episodi a carattere depressivo). Una volta che il disturbo si è instaurato, gli episodi di entrambe le polarità tendono a presentare ricorrenze, sia spontanee, sia in relazione a vari stress psicologici e ai ritmi biologici.

Terapia

Nelle linee guida internazionali, il farmaco di prima scelta è rappresentato dai sali di litio e, in generale, dai farmaci stabilizzatori dell’umore (per es., il valproato di sodio), che riducono l’intensità e la frequenza delle crisi sia maniacali sia depressive. Il litio è anche efficace nel ridurre il rischio di suicidio che è molto alto nei pazienti con disturbo bipolare. Nelle fasi maniacali e depressive accompagnate da sintomi psicotici si associano farmaci antipsicotici, sia neurolettici (aloperidolo) che atipici (per es., olanzapina). La mania con grave agitazione è un’emergenza psichiatrica e richiede l’ospedalizzazione. Il trattamento dell’episodio depressivo in corso di disturbo b. è delicato, in quanto qualsiasi farmaco antidepressivo può portare il paziente a virare verso la fase maniacale. È necessario quindi, per minimizzare tale rischio, che il trattamento antidepressivo sia effettuato al dosaggio minimo efficace e solo nei casi più gravi, e che sia mantenuta la terapia stabilizzante ed eventualmente antipsicotica.

Altre terapie

L’elettroshock, ancora molto discusso, è efficace in alcune fasi depressive e miste resistenti alla terapia farmacologica. Inoltre, in associazione ai farmaci, possono giovare le terapie cognitivo-comportamentali e di gruppo. I problemi psicosociali causati dai sintomi della malattia stessa (problemi lavorativi, scarsa produttività, difficoltà relazionali, problemi legali), infatti, influenzano l’andamento del disturbo favorendo nuove ricadute e contribuendo alla cronicizzazione della patologia; la psicoterapia ha l’importante compito di guidare il paziente nell’adattamento e nell’accettazione della malattia.

Vedi anche
mania In psicopatologia, stato psichico caratterizzato da euforia, allegria e ottimismo immotivati, da un’alterazione del corso dello psichismo nel senso di una accelerazione il cui grado estremo è rappresentato dalla disordinata ‘fuga delle idee’. L’attenzione è labilissima, le associazioni facili e superficiali; ... psicosi Termine che designa la malattia mentale propriamente detta; spesso è usato con un aggettivo che ne specifica la natura, l’eziologia o l’elemento dominante: per es., psicosi sintomatica, psicosi luetica, psicosi maniaco-depressiva ecc. ● Dal punto di vista psichiatrico la psicosi è una condizione patologica ... fàrmaci antidepressivi Sostanze, di diversa composizione chimica, aventi l'effetto di stimolare il sistema nervoso centrale e indicate perciò nella cura delle sindromi depressive (psicosi maniaco-depressiva, depressioni reattive, tossiche ecc.), particolarmente in quelle endogene (che hanno origine da fattori interni all'organismo). ... schizofrenia Termine, coniato da E. Bleuler, che fa riferimento alla caratteristica essenziale di un vasto gruppo di psicosi il cui fenomeno psicopatologico fondamentale è costituito da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; questo processo si traduce in gravi disturbi della strutturazione ...
Tag
  • TERAPIE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI
  • NEUROTRASMETTITORI
  • DISTURBO BIPOLARE
  • SINTOMI PSICOTICI
  • DISTURBO PSICHICO
Altri risultati per bipolare, disturbo
  • ciclotimico, disturbo
    Dizionario di Medicina (2010)
    Instabilità dell’umore caratterizzata da sintomi maniacali e depressivi (➔ maniaco- depressiva, sindrome).
  • MANIACO-DEPRESSIVA, PSICOSI
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXII, p. 118) Lucio BINI I progressi recenti più importanti in questo campo riguardano lo studio delle forme depressive. È stata confermata la rarità delle pure forme maniacali e la notevole prevalenza delle forme di melanconia semplice e di melanconia periodica, sulla forma circolare o psicosi maniaco-depressiva ...
  • MANIACO-DEPRESSIVA, PSICOSI
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Ernesto LUGARO Eugenio TANZI . Denominazione data da E. Kraepelin all'insieme delle psicosi affettive (mania, melancolia; psicosi periodiche, circolari, irregolari) considerate come espressione d'un unico processo morboso, d'una sola malattia. Che le sindromi della melancolia e della mania s'avvicendino ...
Vocabolario
bipolare
bipolare agg. [comp. di bi- e polo1]. – 1. Genericam., che ha due poli, o, in senso fig., che ha due centri, due punti caratteristici e ugualmente importanti, o sim.: sistema politico b. (v. bipolarismo). 2. Con partic. accezioni tecniche:...
disturbo da alimentazione incontrollata
disturbo da alimentazione incontrollata (disturbo dell’alimentazione incontrollata) locuz. s.le m. Disordine alimentare consistente in un consumo compulsivo, vorace, disordinato, e, spesso, furtivo, di grandi quantità di cibo; binge eating...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali