DISTELEOLOGIA
. È la dottrina naturalistica contraria alla teleologia (v.), la negazione che, in genere, l'accadere sia governato e diretto da cause finali. Il termine fu adoperato da E. Haeckel per la concezione darwiniana, secondo cui lo sviluppo biologico non segue una finalità predeterminata, ma si conforma e modifica in funzione dell'esercizio.
Più specificamente, i biologi parlano di disteleologia quando la variazione degli organismi non si compie in senso utile alla specie. Questo sviluppo utile è di fatto quello normale: in esso le funzioni fisiologiche, cioè le funzioni e le strutture morfologiche, sono rivolte allo scopo di rendere gl'individui adatti nel miglior modo all'ambiente in cui devono vivere. Se così non fosse, la specie sarebbe in condizioni assai precarie e verrebbe condannata, in breve tempo, a una rapida estinzione. Sarebbe però errore il credere che una disarmonia anche accentuata, che non implichi però la minorazione di qualche importante funzione vitale, non possa essere compatibile e non permetta egualmente alla specie di continuare a sussistere. Strutture disarmoniche del genere sono quelle che si riscontrano in molti animali, specialmente in casi di dimorfismo sessuale fortemente accentuato. Per esempio in interi gruppi di Artropodi (Crostacei, Insetti) il maschio presenta strutture fortemente disarmoniche (essenzialmente nelle appendici boccali), mentre la femmina rappresenta il tipo normale. L'esperimento dimostra in modo indubbio che tali disarmonie sono dovute all'azione di speciali ormoni (quelli sessuali). Cosicché non è improbabile che a qualche disfunzione di altre ghiandole a secrezione interna possa essere dovuto talvolta l'insorgere anche di altre disarmonie. Se esse risultano accentuate, e se per di più sono fissate nella specie come carattere ereditario, la specie stessa può essere condannata a una graduale estinzione, ciò che probabilmente è avvenuto per alcune forme di esseri viventi, che, vissute in grande abbondanza in dati periodi geologici, sono poi scomparse, come p. es. i Sauri giganteschi del Giurassico.