dispensare
Con il significato di " distribuire ", " assegnare ", è attestato in Pd XII 91 non dispensare o due o tre per sei, dove già l'Anonimo e il Lana interpretavano il verbo nel senso di " concedere ", come deroga dall'obbligo normale (" non domandò dispensazione di dare 2 o 3, quando doveva dare 6, imperò che molti sono che ciò addomandano "; si veda per il concetto anche Cv IV XXVII 13; per il Pézard invece d. vale qui " spendere ": s. Domenico domanderebbe al papa il favore di spendere egli stesso una parte - due o tre - delle somme - sei - ricevute dai fedeli, o di disporne secondo il proprio discernimento); con lo stesso valore, in Pd XVII 54 la vendetta / fia testimonio al ver che la dispensa. Nel senso di " attribuire ", in Cv II V 15 sono questi Troni, che al governo di questo cielo sono dispensati, in numero non grande. Con valore assoluto significa invece " sciogliere dall'obbligo ", in Pd V 35 ma perché Santa Chiesa in ciò dispensa (cfr. Tomm. Sum. theol. II II 88 11, 12).