DISMENORREA (dal gr. δυς- "male", e menorrea)
Condizione patologica dell'apparato genitale femminile per cui le mestruazioni s'accompagnano a disturbi dolorosi locali o generalizzati i quali possono protrarsi anche all'infuori dei periodi mestruali. Dipende sia da alterazioni locali dell'apparato genitale, sia da uno squilibrio funzionale delle varie, ghiandole a secrezione interna che armonicamente cooperano a regolare il ritmo periodico dei processi sessuali. La forma più frequente di dismenorrea è dovuta a uno stato infiammatorio dell'utero e degli annessi o ad alterazioni di circolo (stasi) che si manifestano nell'utero in conseguenza di viziature di posizione (retroflessione, ecc.). Lo stato congestizio dell'intero apparato genitale, che s'avvera a ogni periodo mensile, esacerba il dolore dei processi infiammatorî in atto, lo suscita in quelli latenti. Le contrazioni risvegliate nella muscolatura uterina dalla presenza nella cavità dell'utero del sangue mestruale sono dolorose se preesiste un processo infiammatorio dell'organo.
Oltre a questo sono ancora classificati altri tipi di dismenorrea: quella meccanica, in relazione con un restringimento abnorme del collo uterino che costituisce un ostacolo al flusso sanguigno; la dismenorrea membranacea, dovuta a un'endometrite esfoliativa per la quale vasti e spessi strati di mucosa uterina si distaccano a ogni periodo mensile e vengono espulsi con violenti dolori insieme con coaguli sanguigni, sì che spesso questo fatto somiglia a un aborto; la dismenorrea nei miomi uterini, dovuta all'intensa iperemia dell'organo e all'impedimento meccanico che il tumore rappresenta. La dismenorrea è spesso dovuta a uno stato ipoplastico dell'utero che va però riconnesso con una deficienza secretoria ovarica e plurighiandolare. Si parla anche di dismenorrea nervosa d'origine riflessa, e sarebbero stati dimostrati nella mucosa nasale dei punti d'origine di tali riflessi, anestetizzati i quali cesserebbero i dolori dismenorroici.
Dismenorrea d'origine endocrina si riscontra in tutti gli stati di iperovarismo i quali determinano una spiccata congestione dolorosa dei genitali interni ed esterni, e negli stati d'instabilità ovarica patologica, nei quali s'alternano mestruazioni abbondanti e dolorose con leucorrea pre- e postmestruale a periodi d'amenorrea più o meno completa. Talvolta si possono constatare crisi dismenorroiche all'inizio di sindromi iperpituitariche, nell'ipersurrenalismo, in certi casi di morbo di Basedow per un patologico eccitamento della funzione ovarica follicolare e secondaria congestione genitale.
La sintomatologia della dismenorrea è straordinariamente varia nei diversi soggetti, sia per la sua insorgenza in relazione con il periodo mestruale, sia per il modo d'estrinsecazione e diffusione dei dolori. Questi possono accompagnarsi talora con pollachiuria, stipsi, coliche intestinali, dispepsia, vomito, emicrania, nevralgie. Nel trattamento della dismenorrea si potranno usare, oltre ai medicamenti analgesici e sintomatici, l'adrenalina e la pituitrina quando s'imponga la necessità di sollecitare le contrazioni uterine, l'atropina quando si debba vincere uno stato spastico. Come analgesici s'usano suppositorî rettali d'oppio con estratto di belladonna, oppure clisteri laudanizzati, semicupî o clisteri a 40°-50°, applicazioni di compresse calde e cataplasmi di linseme. Nella dismenorrea d'origine endocrina s'usano i preparati ovarici associati a quelli pituitarici e adrenalinici.