DISKO (A. T., 125-126)
Isola sulla costa occidentale della Groenlandia, tagliata dal 70° N. e divisa dalla costa stessa per mezzo dell'ampio Canale di Vaigat. Misura in superficie 7786 kmq. Consta di un compatto blocco basaltico sovrastante ad arenarie e scisti cretaceo-miocenici, che poggiano alla loro volta sopra un piedestallo di gneiss laurenziani. La relativa semplicità morfologica dell'altipiano (elevato verso NE. fino a 1725 m.), che costituisce l'isola, s'interrompe, sui margini, per l'addentrarsi di numerosi fiordi, di cui i più cospicui sono sulla costa O. (Nord, Mellem, Disko Fjord). Fiumi e torrenti precipitano, d'estate, dall'alto ciglio costiero, erto e continuo lungo tutto il perimetro dell'isola, impervio soprattutto di fronte alla riva opposta alla Groenlandia.
Frequentata dapprima solo dai balenieri, che ancora vi fanno scalo e vi trovano rifugio, l'isola ebbe notorietà per la sua flora fossile, che testimonia del clima caldo subtropicale una volta dominante in tutta la Groenlandia. Vi furono scoperti ferro e carbon fossile, quest'ultimo tuttavia di qualità piuttosto scadente, e la sorgente più calda della Groenlandia (18°,8).
Amministrativamente è divisa fra i distretti di Godhavn, che ne è la parte maggiore, e di Ritenbenk. I Danesi vi hanno stabilito una stazione permanente (Godhavn), sede dell'ispettorato della Groenlandia Settentrionale.
Bibl.: Gronland i Tohundredaaret for Hans Egedes Landing (La Gr. nei due secoli anteriori allo sbarco di H. E.), Copenaghen 1921, I, pp. 207-340.