discreto
discréto [Der. del part. pass. discretus "distinto, separato, non continuo" del lat. discernere "vedere distintamente", comp. di dis- e cernere "vagliare, separare"] [ELT] Elettronica d.: in contrapp. a elettronica integrata, la tecnica realizzativa di circuiti elettronici basata sull'uso di componenti d., quali resistori, condensatori, transistori, ecc., individualmente inclusi nei circuiti. ◆ [ALG] Gruppo d.: v. oltre: Insieme d. ◆ [ELT] Immagine d.: v. immagini, elaborazione di: III 165 c. ◆ [ALG] Insieme d.: insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio, di uno spazio topologico, ecc.) tale che per ogni punto di esso esiste un intorno nel quale non cadono punti dell'insieme stesso; in altri termini, un insieme privo di punti di accumulazione; se l'insieme in questione ha qualche struttura (per es., gruppo, algebra, ecc.) si parla di gruppo d., algebra d., ecc. È d., per es., l'insieme dei punti del piano che hanno coordinate intere. ◆ [ANM] Misura d.: v. misura e integrazione: IV 2 b. ◆ [MCC] Sistema dinamico a tempo d.: v. sistemi dinamici: V 287 c. ◆ [OTT] Sorgente d. (anche di radiazioni non luminose): in contrapp. a sorgente estesa o diffusa, una sorgente spazialmente localizzata in un ambito ristretto, al limite puntiforme. ◆ [ANM] Spazio d.: v. sopra: Insieme d. ◆ [FAT] Spettro d.: spettro, di emissione o di assorbimento, a righe. ◆ [ANM] Variabile d.: variabile che ha valori in un insieme d. (v. sopra).