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discretamente

di Vincenzo Laraia - Enciclopedia Dantesca (1970)
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discretamente

Vincenzo Laraia

In D. è presente solo in Cv IV Il 8 e significa " in modo discreto ", " con buon senso ", " giudiziosamente ": Per che le parole, che sono quasi seme d'operazione, si deono molto discretamente sostenere e lasciare, [sì] perché bene siano ricevute e fruttifere vegnano, sì perché da la loro parte non sia difetto di sterilitade. Poiché le parole sono quasi sempre seme di opere, si devono esprimere oppure no (sostenere e lasciare) " con molto discernimento ": bisogna cioè ponderarle in modo che diano buoni frutti in chi le riceve e non siano invece dannose o sterili.

La parola è variante del Cortonese in Pd VII 96, in luogo di distrettamente.

A conferma del suo pensiero D. cita più sotto (§ 8) Salomone: E però Salomone dice ne lo Ecclesiaste: " Tempo è da parlare, e tempo è da tacere " (3, 7). V. DISCRETO.

Vocabolario
discréto
discreto discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età...
discretivo
discretivo agg. [dal lat. tardo discretivus, der. di discernĕre «discernere», part. pass. discretus], letter. – Atto a discernere o a far discernere: giudizio d.; facoltà, capacità d.; de l’abito di questa luce d. massimamente le popolari...
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