discorrimento
Significa lo " scorrere ", e propriamente la mobilità delle ricchezze che vengono e vanno, in Cv IV Le dolci rime 60 onde l'animo ch'è dritto e verace / per lor discorrimento non si sface. Nel suo commento (XIII 16) D. spiega d. come " perdita "; Barbi-Pernicone propongono " mutamento ". Riferito all'animo e ai suoi moti, vale " emozione " o " commozione ", in Cv II X 3 ogni subito movimento di cose non avviene sanza alcuno discorrimento d'animo, e corrisponde a " fluctu " del testo di Boezio tradotto (Cons. phil. II I 6).
In Cv III VII 2 e 3 " La prima bontate manda le sue bontadi sopra le cose con uno discorrimento ". Veramente ciascuna cosa riceve da quello discorrimento secondo lo modo de la sua vertù e de lo suo essere, come traduzione di " influxio " (De Causis prop. 20 " Prima enim bonitas influit bonitates super res omnes influxione una "), significa la " discesa ", l'" influenza " della grazia divina sulle creature, unica per sé e varia nelle diverse ricezioni di quelle.