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DISCORDO

di Mario Pelaez - Enciclopedia Italiana (1932)
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DISCORDO (fr. prov. descort)

Mario Pelaez

Varietà della canzone, che si trova primamente nella poesia francese e provenzale e ha esempî anche nella portoghese e nella spagnola. Caratteristica essenziale ne è la discordanza metrica e melodica e l'indivisibilità delle strofe di contro alla normale uguaglianza e divisibilità nel tipo classico della canzone (v.). Tale discordanza (cui non è necessario corrisponda quella intima dei sentimenti del poeta) si estende in qualche caso al linguaggio che è diverso in ogni strofa, come nei discordi di Rambaldo de Vaqueiras e Bonifacio Calvo, l'uno in cinque e l'altro in tre lingue, e in quello pur trilingue attribuito a Dante. Per l'argomento prevale l'amore, ma si hanno anche discordi politici, p. es., quello del suddetto Calvo, o satirici, come alcuni portoghesi. I pochissimi discordi italiani si trovano fra le poesie di Giacomo da Lentini, Giacomino Pugliese e di qualche altro rimatore del sec. XIII. Poi passò in disuso.

Bibl.: A. Jeanroy, L. Brandin et P. Aubry, Les lais et descorts français du XIIIe siècle: Textes et musique, Parigi 1901; A. Restori, in Rivista musicale italiana, VIII, fasc. 4; K. Appel, Vom Descort, in Zeitschrift für rom. Philologie, XI, p. 210; N. Zingarelli, Intorno a due trovatori in Italia, Firenze 1899, p. 55, n. 3; H. R. Lang, The Descort in old Spanish and Portuguese Poetry, in Beiträge zur rom. Philologie, Festgabe für G. Gröber, Halle 1899, pp. 484-506. Per il discordo di R. de Vaqueiras, v. V. Crescini, in Nuovi studi medievali, I, pp. 73-106; per quello del Calvo, v. M. Pelaez, in Giornale Ligustico, XVIII (1891). L'elenco dei discordi italiani in L. Biadene, Indice delle canzoni italiane del sec. XIII, Asolo 1896, p. 34; il discordo attribuito a Dante nel volume delle Opere, ediz. critica della Società Dantesca italiana, Firenze 1921, p. 127.

Vedi anche
Guillem de la Tor Giullare provenzale (13º sec.) originario del Périgord, secondo la biografia provenzale protetto dagli Estensi e da altri signori dell'Italia settentrionale. Abbiamo di lui cinque o sei canzoni, un discordo, due cobbole, due giochi-partiti, e un sirventese, la famosa "treva", in cui descrive la tregua ... Giacomino Pugliese Poeta (sec. 13º) della scuola siciliana, da alcuni identificato con Giacomo da Morra, identificazione di recente revocata in dubbio con convincenti argomenti; le sue composizioni poetiche (il "pianto" Morte perché m'hai fatto sì gran guerra) hanno autorizzato qualche studioso a individuare nell'opera ... Bonaggiunta Orbicciani Rimatore lucchese (sec. 13º), giudice e notaro in documenti che vanno dal 1242 al 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siciliani. Dante, che lo giudicò severamente nel De vulgari eloquentia (I 13, 1), lo introduce nel canto XXIV del Purgatorio come rappresentante ... canzone Letteratura La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu il modello fondamentale. Era accompagnata dalla musica. Dante la definì la più alta forma della poesia ...
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  • SOCIETÀ DANTESCA ITALIANA
  • GIACOMO DA LENTINI
  • GIACOMINO PUGLIESE
  • BONIFACIO CALVO
  • PORTOGHESE
Vocabolario
discòrdo
discordo discòrdo s. m. [dal fr. e provenz. ant. descort, der. di descorder «discordare»]. – Antica varietà di canzone, originaria della poesia francese e provenzale, ma con esempî anche nella poesia portoghese, spagnola e italiana; era...
discordare
discordare v. intr. [dal lat. discordare, der. di discors -ordis «discorde»] (io discòrdo, ecc.; aus. avere). – 1. a. Non essere d’accordo con altri: in questo la sua opinione discordava dalla nostra; i nostri giudizî discordano; su tale...
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