disconciare
Ricorre solo in Rime dubbie XXVII 7, con il significato di " rovinare ", " turbare ": quel colpo mortale, / che vita e ogni stato mi disconcia.
L'unicità dell'occorrenza acquista particolare rilievo in quanto compare in un sonetto, la cui attribuzione a D. è poco probabile, tanto che il Di Benedetto lo incluse tra le rime dubbie di Cino (in Rimatori del Dolce stil novo, Bari 1939, 231).