disco di accrescimento
Materia che si forma intorno a un corpo celeste quando del materiale proviene da un altro corpo orbitante intorno al primo, e ciò a causa dell’aumento della velocità angolare che subisce il materiale via via che si avvicina al corpo in accrescimento; il materiale del disco perde lentamente energia per attrito e per fenomeni dissipativi e radiativi, e finisce per precipitare con un movimento a spirale sul corpo centrale. L’accrescimento svolge un ruolo importante nei processi di formazione stellare e in particolare nella formazione dei pianeti a partire dai grumi primordiali di materia (planetesimi); gli effetti più rilevanti sono comunque osservati nei sistemi binari e nei nuclei galattici attivi. Per quanto riguarda questi ultimi, nei buchi neri supermassivi presenti al centro delle galassie, i dischi di accrescimento formati dalla materia in caduta attratta dall’enorme campo gravitazionale raggiungono temperature di milioni di gradi e irradiano prevalentemente alle alte energie, nei raggi X, prima di scomparire oltre l’orizzonte degli eventi. Dischi di accrescimento si osservano nei sistemi stellari doppi nei quali una componente è una stella normale e l’altra un oggetto collassato (nana bianca, stella di neutroni o buco nero) che cattura materia: poiché i due corpi orbitano uno attorno all’altro e il momento angolare deve essere conservato, la materia non può cadere direttamente sull’oggetto collassato ma soltanto attraverso un movimento a spirale. Anche durante il collasso gravitazionale delle nubi molecolari che porta alla formazione delle stelle, la conservazione del momento angolare fa sì che la nube protostellare (che è soggetta a un movimento di rotazione dovuto ai moti turbolenti e alla rotazione galattica) assuma rapidamente la forma di un disco appiattito, su cui si muove il materiale in caduta verso la superficie della protostella. Tali dischi di accrescimento, che irradiano nell’infrarosso, hanno dimensioni maggiori di quelle del Sistema solare.