dischernevole
Compare solo in Vn XV 1, con il significato di " tale da eccitare lo scherno ": Poscia che tu pervieni a così dischernevole vista quando tu se' presso di questa donna, perché pur cerchi di vedere lei? La dischernevole vista è l'aspetto smarrito e trasognato assunto da D. allorquando si era all'improvviso reso conto della presenza di Beatrice, provocando così il gabbo della gentilissima e delle altre donne.
L'uso del prefisso dis- con valore rafforzativo in un derivato da ‛ scherno ' è attestato anche nel Cavalca (Specchio de' peccati, Milano 1840, 170): " non solamente non è obbedito, anzi è tutto dischernito e disservito da quelli che Signore lo chiamano "; al di fuori dell'esempio citato, D. invece usa solo ‛ schernire ' e ‛ schernitore '.