disc jockey
Il mago della musica registrata
Il disc jockey è la persona che annuncia e manipola per il pubblico musica leggera registrata. Il termine (abbreviato con la sigla DJ o dee-jay) viene utilizzato per designare più figure legate al mondo dell'intrattenimento musicale, come il disc jockey radiofonico, detto anche selezionatore perché opera scelte di programmazione musicale per un'emittente
Nella cultura anglofona degli anni Cinquanta, il disc jockey veniva identificato nel selector, il "selezionatore" radiofonico che introduceva gli ascoltatori alle novità discografiche del momento. La nascita del moderno disc jockey radiofonico va di pari passo con l'affermarsi negli Stati Uniti della musica pop a uso e consumo dei teen-ager degli anni Cinquanta, come dimostra la veloce parabola di Alan Freed (morto nel 1965), al quale da alcuni viene attribuita la paternità del termine rock 'n' roll. Tra gli epigoni di Freed si ricordano Jim Ladd e gli inglesi Jim Savile e John Peel, anticipatore di molte tendenze musicali giovanili e assai attento agli sviluppi del rock e del pop.
La figura del disc jockey si definisce in modo più completo nel mondo musicale caraibico, in particolare in Giamaica e a Panama, nella prima metà degli anni Sessanta. Nelle pubbliche esibizioni dei sound systems (spettacoli musicali in cui impianto di amplificazione, giradischi e supporti vengono gestiti da un selezionatore), il disc jockey, meglio noto nel mondo del reggae e del dub come toaster, è colui che parla al ritmo della musica per incitare il pubblico al ballo o semplicemente per scandirne il ritmo, fungendo da elemento di raccordo tra un brano e un altro. L'evoluzione di questa tecnica vedrà, di lì a poco, la nascita dell'MC (master of ceremonies, originariamente mic chatter), figura centrale del mondo dell'hip hop, cui è affidato il compito di diffondere messaggi attraverso tecniche di rhyming ("rimazione").
Il lavoro del disc jockey. Da più di vent'anni a questa parte, il disc jockey ha conquistato una propria dignità di musicista pop, liberandosi della semplice qualifica di selezionatore. Manipolando sempre più sofisticate tecniche di missaggio e servendosi dei mezzi offerti dalla tecnologia digitale, è giunto a creare musica originale mediante assemblamento e montaggio di materiale preregistrato, sottoposto a campionamenti e ad altri trattamenti di effetti speciali. L'emancipazione dallo status di inerte propositore a quello di compositore avviene all'inizio degli anni Ottanta negli Stati Uniti, grazie a David Morales, Frankie Knuckles, Juan Atkins, Kevin Saunderson, quando si diffondono la house e la techno music, e il momento dell'esibizione del DJ (prima relegato alla scelta dei dischi nel corso delle serate da ballo) assume maggiore rilevanza, al punto di essere riconosciuto come una prestazione creativa a tutti gli effetti.
Un aspetto sempre più importante nel lavoro del DJ è quello del remix di brani già editi attraverso il trattamento in studio delle singole tracce di cui si compongono i brani in questione, vera e propria operazione di produzione esecutiva.
Le nuove tecniche. Nel mondo dell'hip hop americano l'attività del DJ presuppone al suo manifestarsi un rapporto più 'fisico' con il supporto disco, utilizzato come un vero e proprio strumento musicale. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, Grand Wizard Theodore e Grandmaster Flash elaborano la tecnica dello scratching ("far grattare"), frenando e rilasciando con le mani la rotazione del disco in vinile sul giradischi e dando vita a un effetto sonoro ritmico di grande impatto, nonché del needle dropping ("far cadere la puntina"), lasciando cadere la puntina sul solco. Le tecniche di turntablism (l'arte di utilizzare il giradischi come uno strumento) verranno poi integrate nel contesto rock tra gli anni Ottanta e Novanta con l'affermarsi del crossover ("mescolanza") di diversi generi, in special modo tra rock e rap.
La qualifica di disc jockey viene comunemente assegnata anche al conduttore di un programma radiofonico (anche detto speaker) indipendentemente da compiti di selezione. In discoteca e in locali da ballo il disc jockey opera il cosiddetto missaggio suonando senza soluzione di continuità due brani grazie alla sovrapposizione di tracce ritmiche (break beat) alla stessa velocità.