dipartire
Nella forma intransitiva pronominale significa " allontanarsi " o " partire ", come in Pg XXXIII 114 Ëufratès e Tigri / veder mi parve... / quasi amici, dipartirsi pigri, e Fiore CLXXXIV 12, CC 1. Senza pronome, ha eguale valore in If IV 81 l'ombra sua torna ch'era dipartita, e, sostantivato, XXVI 35 vide 'l carro d'Elia al dipartire; in XXVI 91 Quando / mi diparti' da Circe, l'atto del partire comporta inoltre una separazione o una rottura di legami, come s'intravvede anche in XXXIV 84. In If XII 59 ciascun ristette / e de la schiera tre si dipartiro, vale solo " distaccarsi ", mentre in Pg XV 19 lo raggio... tanto si diparte / dal cader de la pietra in igual tratta, l'allontanamento è in funzione di un rapporto tra moti lineari, com'è anche, ma in una significazione di ordine metafisico, in Pd I 130 così da questo corso si diparte / talor la creatura. In senso figurato equivale a " discordare ", in Pg XXIX 105 Giovanni è meco e da lui [Ezechiele] si diparte; a " distinguersi ", in Pd VIII 130 Quinci addivien ch'Esaù si diparte / per seme da Iacòb; a " smettere ", in XXIX 54 mai da circüir non si diparte.
Nella forma transitiva significa " distinguere ", in If IV 75 questi... hanno cotanta onranza, / che dal modo de li altri li diparte, e XI 89; " distaccare ", in Pd XXII 73 per salirla [la scala], mo nessun diparte / da terra i piedi (figurato in Cv III XV 12 lo quale appetito ne diparte da li vizii naturali), e " separare " o " disgiungere ", in Pd VI 105 mal segue quello / sempre chi la giustizia e lui [il segno dell'Impero] diparte, e Cv IV XV 8. Vale " far partire ", in If I 111 là onde 'nvidia prima dipartilla, XXIII 132 e, figurato, in V 69; o " condurre via ", in Pg IX 39 là onde poi li Greci il [Achille] dipartiro. Vale infine " dividere ": Pg IX 75 pur come un fesso che muro diparte; " distribuire " o " dispensare ", in Fiore CX 7 Dio... / vuol ch'uon le [limosine] diparta a gente umane. V. anche PARTIRE.