DIOTIMOS ([Διό]τιμος)
Scultore di Tespi, attivo in Atene nella prima metà del IV sec. a. C. Il suo nome appare frammentario su una tavola in marmo pentelico da Atene, con la dedica di un tripode da parte di alcuni rappresentanti della 10a phylè. Il nome è stato integrato dal Kumanudis come Polytimos o Philotimos, seguito in ciò anche dal Robert; ma invero tra la lettera che appare ora come Λ (ma facilmente integrabile in Δ) e le altre lettere di lettura certa, appare uno spazio piuttosto ampio, sufficiente a due lettere, cosicché il nome D. rimane ancora il più probabile. La datazione all'inizio del IV sec. è certa, perché risulta non soltanto dai caratteri epigrafici, ma anche dall'ortografia (O = OU), e inoltre dai nomi dei componenti la 10a phylè.
Bibl.: I. G., II, 1176; E. Loewy, I. G. B., 102; C. Robert, in Pauly-Wissowa, V, 1903, c. 1150, s. v.