DIOSPYROS (dal gr. Δίος e πνρός "cibo di Giove")
Genere di piante della famiglia Ebenacee che comprende circa 150 specie, diffuse per la maggior parte nelle regioni calde di tutto il mondo, poche nell'Asia temperata e America boreale. Sono alberi o arbusti vigorosi a foglie sparse, intere, senza stipole. I fiori sono triclini per aborto; uno maschile con calice a 4 lobi, corolla urceolato-campanulata a 4 lobi riflessi, stami 14-16, ovario quasi abortivo: uno femminile con calice e corolla come nel precedente, stami 8 con antere sterili, ovario a 8 logge uniovolate con 1 stilo diviso in 4 rami bilobi. Il frutto è una bacca cinta dal calice accrescente.
Il D. lotus L. è un albero indigeno dell'Asia occidentale e della Cina, importato in Europa da epoca remota, inselvatichito e coltivato qua e là in tutta l'Italia come pure in Spagna, Francia, Dalmazia, ecc. Il suo frutto è una bacca globosa, fulva, grossa come un'avellana, con 8 semi durissimi. I frutti non ancora maturi sono astringenti, ma a maturità diventano dolci e commestibili. Il legno è molto duro e può essere per questa sua qualità variamente utilizzato. Introdotto più tardi in Europa (1789), è però anch'esso molto diffuso il D. kaki L. proprio del Giappone, che è un albero vigoroso a rami patenti e foglie alterne glabre verdi-oscure lucenti. Produce frutti della grossezza di una mela, di un bel colore gialloarancio, lucidi o leggermente pruinosi, con polpa gialla succosa dolciastra e liquescente. Se ne conoscono diverse varietà orticole (D. costata, D. lycopersicum, D. Mazelli), basate in generale sulla grandezza e forma del frutto. Il kaki è pianta rustica e di facile coltura, ma soccombe ai forti geli. Riesce utile come ornamentale per il suo bel fogliame che prima di cadere diventa rosso e quindi giallo lasciando attaccati ai rami nudi i frutti. Questi dapprima non molto apprezzati vanno acquistando maggior valore commerciale. Il legno del kaki è duro come quello del D. lotus L.
Per la qualità del legno è però apprezzata ancor più un'altra specie di Diospyros, il D. ebenum W., albero delle Indie Orientali il cui legno molto duro assume col tempo un colorito nerastro (nero ebano) nella parte centrale, mentre l'alburno rimane bianco. Non è, però, ben stabilito quale specie di Diospyros fornisce il legno ebano poiché il legno di parecchie di esse, quali il D. melanoxylon e il D. tomentosa Roxb. dell'India e il D. tesselaria Poir. delle Isole Mascarene, annerisce con l'esposizione all'aria. Lamarck e Commerson ritengono che l'albero dell'ebano descritto da Linneo corrisponda a D. tesselaria Poir. Ma probabilmente vengono in commercio sotto il nome di ebano legni appartenenti a parecchie delle sopracitate specie di Diospyros (v. ebano).
Bibl.: B. Bonacelli, in Mem. Accad. N. Lincei, ser. 2ª, XII (1929).