DIONYSI... (Διονύσι[ος] o Διονυσι[άδης])
Scultore la cui firma frammentaria fu letta dal Manette sul dorso curvo del seggio della statua di Pindaro, di periodo tolemaico, nel Serapeo di Memfi. Il Sainte Fare Garnot lesse due lettere, sigma lunato e iota, oggi non più visibili. Il Wilcken e Ch. Picard hanno integrato l'iscrizione Διονύσι[ος ἐποίει]; se invece si supplisce Διονυσι[άδης] si potrebbe allora ammettere che un unico scultore avesse eseguito le varie statue del Serapeo, integrando questo stesso nome nell'iscrizione frammentaria ης che con patronimico ed etnico lacunosi, seguito da ἐποίει rimane sul Dioniso a cavallo della pantera.
Bibl.: W. Wilcken, in Jahrbuch, XXXII, 1917, p. 164; Ch. Picard, in Mon. Piot, XLVI, 1952, p. 8 ss.; J. Robert-L. Robert, Revue Ét. Gr., LXVI, 1953, p. 194; J. Ph. Laner-Ch. Picard, Les statues ptolémaïques au Serapieion de Memphis, Parigi 1955, p. 51 ss.