DIONISIO il Periegeta (Διονύσιος ὁ περιηγητής)
Autore di una 'Οικουμένης περιήγησις in 1187 versi; secondo quanto possiamo stabilire in base a due acrostici (vv. 109-134. e vv. 513-532) della sua opera, nacque ad Alessandria e scrisse sotto Adriano.
La Periegesi è un poemetto apparentemente didascalico; in realtà, il poeta mira soltanto a fare sfoggio di abilità poetica; per lo stile semplice e raffinato insieme, per la lingua, per la metrica egli si rivela non indegno seguace dei poeti alessandrini, che dovette studiare pazientemente. Descrive prima l'Oceano nelle sue varie parti, poi l'Africa, poi l'Europa, poi tutte insieme le isole dei tre continenti, infine l'Asia. Le conoscenze geografiche di D. sono molto limitate e soprattutto egli ha sull'οἰκουμέη concetti antiquati. La descrizione dell'Italia è affrettata e superficiale ma il poeta esalta "Roma veneranda, grande sede dei miei re, madre di tutte le città, luogo di opulenza". I Galli, i Germani, i Bitauri sono appena nominati. E così, se l'Ilisso è nominato, non è nominata Atene. La fonte principalissima dovette essere Alessandro di Efeso, che al tempo di Cesare aveva scritto un'opera geografica in tre libri. Ma dell'estensione delle derivazioni non è possibile giudicare per la scarsità dei fiammenti.
Edizione in Müller, Geographi Graeci minores, II, Parigi 1861.
Bibl.: G. Knaack, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 915-924; G. Leue, in Hermes, 1925, pp. 367-368.