DIONISIJ
. Monaco e pittore russo (fine del sec. XV e principio del XVI), ora considerato come il caposcuola dei pittori d'icone di quell'epoca; non è da confondere con Dionisio Glušickij. Di lui sappiamo tra l'altro che verso il 1476 affrescò nel monastero di S. Pafnuzio a Borovsk col pittore Mitrofan. Nel 1482 fu inviato a Mosca coi suoi aiutanti per dipingere le icone della cattedrale (Uspenskij Sobor), e lavorò all'iconostasi della cattedrale di Rostov. Nel 1500-1501 dipingeva nel monastero di S. Teraponte (Ferapont) presso il Lago Bianco (ora nel governo di Novgorod); e questi affreschi sono i soli che di lui abbiamo. Quanto alle icone, non vi è nulla di certo benché il D. fosse ritenuto per eccellenza pittore di icone. Gli affreschi di S. Teraponte, suo capolavoro, (scene del Vangelo, l'inno Acatisto della Vergine, immagini di santi, ecc.) sono da attribuire in parte alla sua bottega. Il Kondakov constata nel D. la derivazione da modelli bizantini ma con uno sviluppo personale, in una forma più raffinata di quella della scuola di Novgorod, seguendo lo schema tradizionale ereditato dall'arte bizantina, senza rapporto con l'osservazione naturalistica nei suoi intenti idealisti e di decorazione.
Bibl.: J. Grabar', Storia dell'arte russa (in lingua russa), Pietroburgo 1910 segg., VI, pp. 265-79; V. Georgevskij, Gli affreschi del monastero di S. Teraponte (in lingua russa), Pietroburgo 1911; N. Kondakov-Minns, The Russian Icon, Oxford 1927, pp. 123-128 e passim; Ph. Schweinfurth, Geschichte der russischen Malerei im Mittelalter, L'Aia 1930, pp. 190-196.