DIOGENIANO (Διογενιανός, Diogenianus)
Grammatico del periodo di Adriano, nativo di Eraclea nel Ponto, autore secondo Suida d'un lessico che abbracciava in cinque libri tutto il dominio della lingua greca, Λέξις παντοδαπή, da ritenersi cenamente una stessa opera coi Περιεργοπένητες (o Lessico per studenti poveri), a noi noti dalla lettera che Esichio di Alessandria indirizza a Eulogio in testa al suo Lessico. La materia a D. veniva dalla miglior fonte: egli epitomava gli ‛Ελληνικὰ ὀνόματα di L. Giulio Vestino, segretario di Adriano, il quale alla sua volta aveva compendiato i 95 libri del Περὶ γλωσσῶν ἤτοι λέξεων dell'aristarcheo alessandrino Panfilo, fiorito verso la metà del sec. I d. C., e di Zopirione, l'ideatore, sembra, e l'iniziatore della grande raccolta da Panfilo continuata e pubblicata. Il lessico, redatto in forma maneggevole, e raccogliente il meglio della lessicografia anteriore, ebbe grande fortuna per secoli, e sostanzialmente, nella sua ossatura, è giunto a noi in Esichio, il quale nel sec. VI lo ridusse e insieme l'ampliò da altre fonti; e oltre che ad Esichio, molto diede all'Etymologicum Magnum e al Gudianum, agli scoliasti di Platone, Callimaco, Nicandro, Gregorio Nazianzeno (v. E. Norden, in Hermes, XXVIII, 1892, p. 625 segg.), ai lessici di Cirillo, Fozio e Suida. Una raccolta di proverbî ci è arrivata sotto il nome di D. in un gruppo di codici, ma sembra una falsa attribuzione.
Bibl.: L. Cohn, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 778 segg. Sui proverbî: P. Tschaikanowitsch, Quaestionum paroemiographicharum capita selecta, Monaco 1908.