Epicureo del sec. 2º o 3º d. C. È noto per aver fatto incidere sulla parete di un portico di Enoanda, sua città natale, una grande iscrizione (di cui, fino al 1987, si sono trovati 209 frammenti, particolarmente della Fisica e dell'Etica) che espone, difende ed esalta la filosofia epicurea, soprattutto in quanto liberatrice dell'uomo da ogni timore della divinità, della morte e del male.