DIOCLE da Caristo
Medico. Figlio del medico Archidamo, visse nella prima metà del sec. IV a. C. e appartenne alla scuola di Filistione, capo della scuola siciliana e amico di Platone. Egli si dedicò allo studio appassionato degli scritti ippocratici, compilò varie opere mediche e s'occupò particolarmente dello studio dell'anatomia (vene e arterie); embriologia (data dello sviluppo fetale); fisiologia (sulla digestione); piante medicinali (erbario). Per lui la febbre non è da considerarsi che come un sintomo di varie malattie. Diocle fu considerato nell'antichità come il più grande medico dopo Ippocrate. Dei suoi scritti si sono conservati frammenti: non autentica è una lettera al re Antigono riportata sotto il suo nome da Paolo d'Egina.
Bibl.: La più recente ed. è quella curata da M. Wellmann, Fragm. d. griech. Ärzte, I, Berlino 1901, p. 117 segg. Cfr. anche dello stesso, l'art. in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 802-812; T. Cl. Albutt, Greek Medicine in Rome, Londra 1921, p. 134 segg.