dintorno
1. Con funzione di preposizione e valore di " intorno a ", d. occorre in Vn XXXIX 4 per lo lungo continuare del pianto, dintorno loro [gli occhi] si facea uno colore purpureo, e in Rime dubbie XXX 13 tutti gli altri uccei le fur dintorno, / sì che sanza soggiorno / la pelar sì, ch'ella rimase ignuda.
2. Nel Convivio ha funzione di avverbio: III V 14 conviene che [la città di] Maria veggia nel principio de l'Ariete... [il] sole girar lo mondo intorno giù a la terra, o vero al mare, come una mola... e questa veggia venire montando a guisa d'una vite dintorno [" salire col passo di una vite, tutto intorno alla città stessa, posta per convenzione sulla verticale del nostro polo "], tanto che compia novanta e una rota e poco più.
3. Nella Commedia 22 ne sono le occorrenze, 14 delle quali con funzione di avverbio (in rima in If XXXI 8, Pg IX 50, XXII 116, XXVIII 1, XXX 20); in inizio di verso in If X 55, Pg XIII 5; 8 con funzione di preposizione (in inizio di verso, in If XII 73, Pg XXIX 147 e Pd XXI 139; in rima, in Pd XIII 12).
Per lo più, come avverbio, d. dipende da verbi quali ‛ cingere ' (If IX 32 cigne dintorno la città dolente; XVIII 3; XXXI 8 su per la ripa che 'l cinge dintorno; Pg IX 50 vedi là il balzo che 'l chiude dintorno; XIII 5 una cornice lega / dintorno il poggio; in XVII 15 perché dintorno suonin mille tube, si può dire che il suono chiuda lo spazio auditivo),‛ guardare ' (If X 55 Dintorno mi guardò, come talento / avesse di veder s'altri era meco; Pg XXII 116 di novo attenti a riguardar dintorno: ancora un ‛ cingere ', sia pure con lo sguardo. In If XXXII 40 Quand'io m'ebbi dintorno alquanto visto, difficilmente mi può dipendere da dintorno), ‛ raggiare ' (cioè, un diffondere una luce che avvolge il punto stesso da cui si diffonde: cfr. Pd VIII 53 La... letizia... / che mi raggia dintorno e mi nasconde; XIV 39 si raggerà dintorno cotal vesta).
3.1. Struttura analoga si osserva in Pg XXVIII 1 Vago già di cercar dentro e dintorno, e XXX 20 fior gittando e di sopra e dintorno, ove gli avverbi locativi totalizzano nelle sue dimensioni interne e, soprattutto, superiori lo spazio delimitato da dintorno.
3.2. L'indicazione di un moto attorno a qualcosa o a qualcuno si accompagna per lo più con l'uso preposizionale (cfr. If XII 73 Dintorno al fosso vanno a mille a mille; Pd XIII 12 a cui la prima rota va dintorno; XXI 139 dintorno a questa vennero e fermarsi, / e fero un grido di sì alto suono), sebbene non manchino gli usi avverbiali (Pd XVI 9 lo tempo va dintorno con le force).
3.3. In senso traslato il moto si trasforma in esame, indagine di qualcosa, in Pd XXIX 67 Ornai dintorno a questo consistorio / puoi contemplare assai, se le parole / mie son ricolte: l'apparente complemento di argomento cela un intenzionale " andar guardando ".
3.4. Infine, l'immagine festosa dell'affluire acclamante attorno a ciò che vien celebrato, in Pg XXXII 46 dintorno a l'albero robusto / gridaron li altri, e in Pd XXX 11 il triunfo che lude / sempre dintorno al punto che mi vinse, / parendo inchiuso da quel ch'elli'nchiude, si accompagna al rapporto già notato tra d. e ‛ cingere ', ‛ chiudere ', ‛ avvolgere ', quasi a un tema generativo di ideazione.
4. L'unica attestazione di d. nel Fiore (XXVIII 2 Gelosia fece fondar un castello con / gran fossi dintorno e barbacani) si muove in una generica scenografia medievale, ma, statica com'è, in un ambito espressivo e stilistico non affine a quello sopra considerato.