DINOTERIDI
Famiglia di Proboscidei estinti che ha per tipo l'unico genere Dinotherium Kaup (dal gr. δεινός "mostruoso", e ϑηρίον "bestia"). La struttura dello scheletro è di tipo elefantino, il cranio si distingue però da quello dei Mastodonti e degli Elefanti, essendo sprovvisto d'incisivi (zanne) superiori e avendo i due inferiori, brevi, appuntiti e ricurvi indietro, che si inseriscono in un caratteristico prolungamento della sinfisi mandibolare rivolto verso il basso. I denti mascellari, in numero di due premolari e tre molari sopra e sotto da ogni lato, hanno tipo tapiroide e risultano formati di due colline trasverse (eccetto l'M1 che ne ha tre) semplici, taglienti, separate da profonde valli. Nei Dinoteridi la sostituzione dei denti ha luogo in modo normale, mentre negli Elefanti avviene per espulsione dei denti anteriori. I D. avevano statura gigantesca, superiore in certe specie (Dinotherium giganteum) perfino a quella dei Mastodonti. Comparvero nel Miocenico inferiore e si estinsero nel Pliocenico. Ne furono trovati i resti in numerose località di Europa, nell'India e nell'Africa orientale inglese.
Bibl.: R. S. Lull, Organic Evolution, New York 1922; K. A. von Zittel, Grundzüge der Palaeontologie, rifatta da F. Broili e M. Schlosser, II: Vertebrata, Monaco e Berlino 1923.