Filosofo italiano (Milano 1914 - Illasi, Verona, 2008). Allievo di A. Banfi, si laureò in filosofia all’Università Statale di Milano con una tesi sul concetto di «Tecnica artistica», argomento che sarà poi materia di approfondimento scientifico negli anni successivi. Professore di estetica all’Università di Pavia, dal 1963 ottenne l’incarico di professore ordinario per la stessa disciplina all’Università di Padova, della quale divenne in seguito prorettore e preside della facoltà di magistero. Successivamente passò all’Università di Milano, dove ricoprì l’incarico di professore di estetica e dove, nel 1990, divenne professore emerito. Studioso di filosofia dell’arte, ha saputo allargare gli orizzonti della ricerca operando una convergenza tra le scienze umane e le teorie estetiche contemporanee. Tra le sue opere, Fenomenologia della tecnica artistica (1953); L’idea di artisticità (1961); La morte dell’arte e l’estetica (1983), I giorni dell’arte (1991); Problemi di estetica (1991); Riflessioni strada facendo. Un cammino verso il sociale (2003).