digitoria
s. f. Editoria elettronica, interattiva.
• [tit.] Il libro ogm / Che cos’è un testo quando la tecnologia diventa «editore» / E-book, app e non solo. Così l’ingegneria sta condizionando tutti, tanto da creare un settore a parte: la «digitoria» [testo] [...] Ci vuole ordine, e per iniziare a farlo si potrebbe partire da nuove categorie di parole, meno tecniche e più sociali. Parole come «digitoria», che ho sentito pronunciare dal collega Mattia Pavesi durante l’ultimo Salone del Libro di Torino. (Pierdomenico Baccalario, Repubblica, 13 luglio 2012, p. 41, R2 Cultura) • Nel mondo dell’editoria digitale non esiste una parola che indichi la capacità di progettare libri «arricchiti», «enhanced», o in qualche modo interattivi. Qualche anno fa, chi scrive, propose di chiamarla «digitoria» (un mix tra digitale ed editoriale), convinto che per scrivere buone storie che si leggano in modo innovativo su smartphone e tablet servano, per prima cosa, scrittori disposti a cambiare il loro modo di lavorare. Da pochi giorni sono disponibili su Apple Store le versioni «enhanced» della saga di Harry Potter: ci sono nuove copertine e una font dedicata per i capolettera dei capitoli; le annotazioni dell’autrice e una serie di illustrazioni animate inserite con grande coerenza all’interno del testo. Niente che distragga dalla lettura, ma che, come nelle immagini tradizionali, consenta alcune pause curiose. (Pierdomenico Baccalario, Repubblica, 17 ottobre 2015, p. 43, RClub).
- Composto dall’agg. digi(tale) e dal s. f. (edi)toria.
> enhanced book, pubblicazione digitale.