digital switchover
<dìǧitl su̯ìčëuvë> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Processo tecnico, legale e commerciale, relativo alla transizione delle trasmissioni radiotelevisive dal formato analogico a quello digitale. Comporta l’ottimizzazione dell’uso dello spettro elettromagnetico, la potenziale offerta di servizi interattivi, una sintonizzazione più veloce e un segnale senza interferenze. La transizione è generalmente intesa in riferimento alle trasmissioni terrestri (v. ), ma attiene anche a quelle via cavo e satellitari. Attraverso l’uso dei metodi di compressione e di multiplexing, la trasmissione dei canali in formato digitale permette una gestione più efficiente delle frequenze, la cui assegnazione è solitamente molto ambita dagli attori del settore radiotelevisivo. Il passaggio alla trasmissione digitale in Italia è stato disciplinato a partire dal 2001, quando si è stabilito che il termine del passaggio completo al digitale (v. switch-off) sarebbe terminato entro il 2006. La gestione della transizione ha subito diverse modifiche e dilazioni e numerose azioni sono state intraprese, anche a livello comunitario, per la fissazione di un termine adeguato, compatibile con quello europeo del 2012 e per il rispetto del mercato della concorrenza nella distribuzione dei decoder.