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digital divide

Lessico del XXI Secolo (2012)
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digital divide


<dìǧitl divàid> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Disparità, fra differenti paesi e popolazioni, nelle possibilità di accesso ai servizi telematici, alle connessioni in rete, ma anche nelle disponibilità economiche all’acquisto di dispositivi informatici, nella cultura e nell’uso di tali dispositivi, nella differente propensione generazionale a utilizzare le nuove tecnologie digitali. L’espressione, nata in seno all’amministrazione statunitense della presidenza Clinton (1993-2001), si è poi diffusa a livello mondiale, a indicare la consapevolezza globale di una problematica di accesso ai nuovi mezzi d’informazione e comunicazione da parte di determinate aree geografiche o fasce di popolazione. Il d. d. si manifesta a livello locale, nazionale e globale e le sue cause possono essere molteplici; si tratta di una questione sfaccettata e complessa, derivante a vario titolo da ragioni tecnologiche, educativo-didattiche ed economiche. A livello globale sono soprattutto divari economici a determinare disparità nelle possibilità di accesso alle tecnologie, pur rimanendo i fattori culturali e politici altrettanto importanti. Fatta eccezione per alcune nazioni asiatiche, produttrici di tecnologie a basso costo per i mercati occidentali, i paesi più poveri da un lato non dispongono dei fondi necessari all’acquisto di infrastrutture informatiche e alla loro interconnessione, dall’altro mancano di strutture e programmi didattici in grado di formare le popolazioni all’uso o alla produzione di nuove tecnologie. A questi paesi vanno aggiunti anche alcuni paesi ricchi ma afflitti dal d. d. nel settore delle nuove tecnologie digitali. A livello nazionale le disparità sono causate sia da diversità nelle condizioni socioeconomiche di regioni diverse di una stessa nazione, sia dall’esistenza di zone troppo remote, isolate o difficili da raggiungere per rappresentare un investimento sostenibile per le compagnie addette alle telecomunicazioni. A livello locale le menzionate cause geografiche possono generare vere e proprie zone d’ombra nella copertura di area, talvolta difficilmente raggiunte dai segnali radiotelevisivi e dalle reti cellulari. Le soluzioni proposte al d. d. vertono in parte sulla ricerca di interventi tecnologici idonei: nelle zone più povere la scommessa è sulla diffusione di tecnologie a bassissimo costo e di connettività condivisa, al fine di innescare un circolo virtuoso educazione-crescita in grado di migliorare le prospettive di vita delle nuove generazioni. La possibilità di interconnettere zone distanti diversi chilometri attraverso radiofrequenze e a costi contenuti, offerta da tecnologie in via di diffusione, rappresenta una opzione concreta di colmare il divario digitale in paesi disomogeneamente informatizzati. A questi interventi si aggiungono politiche volte a fornire ai cittadini le capacità di base per utilizzare autonomamente i principali strumenti informatici. I finanziamenti per l’acquisto dei personal computer, dei modem e di altri apparati, oppure i contributi alle famiglie meno abbienti per il pagamento dei canoni di abbonamento ai servizi a banda larga, perseguono l’obiettivo di riduzione dei costi per l’utente finale, mentre l’ampliamento dei servizi web offerti dalla pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese accresce i benefici derivanti dalla sottoscrizione dell’abbonamento. La questione del d. d. è affrontata da diverse organizzazioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite. Da un punto di vista tecnologico sono anche allo studio computer a basso costo costruiti per essere autonomi dalla rete elettrica, così da semplificare l'accesso alle nuove tecnologie nei paesi con carenza strutturale di energia.

Vedi anche
software Nella tecnica elettronica, in contrapposizione a hardware, tutti i componenti modificabili di un sistema o di un apparecchio e, più specificamente in informatica, l’insieme dei programmi che possono essere impiegati su un sistema di elaborazione: software di sistema, quello relativo al sistema operativo ... server Elaboratore che svolge, all’interno di una rete di calcolatori elettronici, funzioni di servizio per ogni terminale collegato (definito per questo client). Per estensione, assume lo stesso nome anche il programma, generalmente sempre attivo, che esegue determinate funzioni quando queste sono richieste ... PC Sigla di personal computer, con il quale erano storicamente indicati i calcolatori realizzati dall’IBM per il grande pubblico a partire dai primi anni 1980 e con il quale si è andati progressivamente indicando tutti i calcolatori, sia fissi o desktop, sia portatili, o laptop, per uso personale, sia questo ... tecnologia Settore di ricerca multidisciplinare con oggetto lo sviluppo e l’applicazione di strumenti tecnici, ossia di quanto è applicabile alla soluzione di problemi pratici, all’ottimizzazione di procedure, alla presa di decisioni, alla scelta di strategie finalizzate a dati obiettivi, sulla base di conoscenze ...
Categorie
  • INTERNET in Informatica
Vocabolario
divario digitale
divario digitale loc. s.le m. La sperequazione determinata dalla possibilità e dalla capacità di accedere alle nuove tecnologie, con particolare riferimento a quelle informatiche e telematiche. ◆ Ha aggiunto Gerald Levin, il presidente...
digital journalism
digital journalism loc. s.le m. inv. Il giornalismo realizzato in rete, con caratteristiche specifiche rispetto al tradizionale giornalismo su carta. ◆ [tit.] Informazione / Il vocabolario del nuovo digital journalism. (Class, febbraio...
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